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Ritardati i lavori di ampliamento del porto di Manila
I fondi destinati alle opere di modernizzazione dello scalo, programmati dall'International Container Terminal Services, sono stati congelati per un anno
11 maggio 1998
La crisi economica allargatasi a macchia d'olio in Asia non ha risparmiato i porti. Nello scalo filippino di Manila l'International Container Terminal Services (ICTS) Inc., società che ha diramazioni in tutto il mondo, ha deciso di rinviare la programmata espansione del suo terminal, che è costato 50 milioni di dollari. Il piano di potenziamento del Manila International Container Terminal prevedeva la costruzione di una sesta banchina e la realizzazione del Manila Grains Terminal, un'opera del costo di 76 milioni di dollari. I fondi destinati a queste opere verranno invece impiegati per ridurre i debiti e i lavori potranno iniziare tra un anno.
La compagnia ICTS dovrà rimborsare prestiti per un ammontare di 40 milioni di dollari e dovrà cercare sul mercato nuovi partner per l'ICTS International Holding Corporation, che gestisce la Divisione Esteri della società, soci che apportino capitali per 50 milioni di dollari. Inoltre il capitale della società verrà portato da 62 a 138 milioni di dollari.
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