|
|
L'International Maritime Organization (IMO) nei mesi scorsi ha avviato una revisione dell'International Code of Safety for High Speed Craft (HSC Code), che l'IMO ha adottato nel maggio 1994. L'evoluzione tecnologica e il sempre più frequente utilizzo di traghetti e mezzi veloci ha infatti imposto l'aggiornamento di questo codice. Le modifiche verranno introdotte nel prossimo anno e il compito di verificare la situazione attuale e di indicare le novità da apportare al documento è stato assegnato al comitato Ship Design and Equipment dell'IMO.
Il comitato ha rilevato l'utilità dell'applicazione del Formal Safety Assessment (FSA), che prevede cinque fasi di verifica: l'identificazione delle principali situazioni di pericolo, la valutazione dei fattori di rischio, le possibilità di controllo delle situazioni di pericolo, la valutazione dell'efficacia delle misure di prevenzione e le indicazioni sulle misure da attuare nelle situazioni di pericolo.
In particolare è stato effettuato uno studio sui catamarani ad alta velocità. L'indagine ha rilevato che i rischi per i passeggeri a bordo di queste navi "sono più alti di quelli rivelati da una precedente verifica su questo tipo di navi". La ricerca è stata limitata alle collisioni e ad altri incidenti che avvengono per contatto, per incendio o quando è stata compromessa l'integrità dello scafo. Complessivamente l'incidenza di questi incidenti è stata calcolata nello 0,077 per cento degli incidenti che occorrono a una nave in un anno di attività, pari a circa un morto per traghetto ogni 13 anni. Lo studio, redatto con la freddezza tipica delle ricerche statistiche, sottolinea che un centinaio di feriti lievi, o dieci feriti gravi, equivalgono ad un morto.
Il rapporto rivela che l'84 per cento delle collisioni ad alta velocità avviene durante la navigazione costiera o nelle acque portuali, mentre i danni allo scafo rappresentano l'8 per cento degli incidenti, l'incendio il 5 per cento e la collisione il 3 per cento.
I suggerimenti proposti per limitare questo tipo di incidenti comprendono il miglioramento della formazione del personale addetto alla regolazione del traffico, una precisa regolamentazione del traffico soprattutto in aree molto congestionate e la formazione del personale di bordo sui temi della sicurezza e delle operazioni di emergenza. |
|