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Dopo l'intesa PSA Sinport - Interporto di Padova, l'ente portuale di Venezia intende favorire nuovi accordi anche nel settore dei traffici convenzionali
Firmato oggi il protocollo d'intesa per la realizzazione di un distripark nello scalo lagunare
1 febbraio 1999
Il porto di Venezia ha accolto con soddisfazione l'integrazione tra il container terminal Venezia Vecon e l'Interporto di Padova, sancita oggi con la firma di un protocollo d'intesa tra la società che controlla il terminal, PSA Sinport, e l'interporto che prevede la realizzazione di un distripark nello scalo lagunare (inforMARE del 28 gennaio). Il progetto pi' significativo prevede infatti la costruzione di una base logistica a Marghera, nel retroporto veneziano, con un centro servizi su 10 ettari, con magazzini a gestione intelligente, per assemblare le merci scaricate al porto e dirottarle sui mercati europei. L'investimento su Venezia - ha precisato il presidente dell'interporto di Padova, Massimo Carraro - sarà dell'ordine di un centinaio di miliardi, mentre il presidente onorario di Voltri Terminal Europa (VTE) Rinaldo Magnani, in rappresentanza della PSA Sinport, ha affermato che in presenza di questo grande progetto il governo non potr' ignorare le esigenze infrastrutturali dell'area. Il ministro dei Trasporti e della Navigazione Tiziano Treu, che ha presenziato alla cerimonia, ha comunque dichiarato che il distripark sarà in stretto collegamento con le altre strutture del 'corridoio adriatico'.
Ma, oltre al settore container, l'Autorità Portuale di Venezia ambisce a incrementare i traffici con il nord-est italiano anche in altri comparti: il presidente dell'ente portuale, Claudio Boniciolli, intervenendo all'ufficializzazione dell'accordo tra la società terminalista e l'interporto padovano, ha detto infatti che "dopo il traffico contenitori ed il servizio che questo garantisce all'industria del veneto, particolarmente forte nell'import-export sarà la volta dei traffici convenzionali, certamente non meno importanti per il resto del sistema produttivo settentrionale. Siamo convinti che l'integrazione con Padova e i suoi operatori economici continuerà saldando altre alleanze con gli operatori economici del porto di Venezia".
"Anche per l'Interporto di Venezia di Damaso Zanardo e soci - ha aggiunto Boniciolli - in questa logica di integrazione continuano a permanere quelle condizioni per le quali il Comune di Venezia, la Provincia e la Regione con l'Autorità Portuale hanno sempre lavorato auspicando l'intesa fra i privati".
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