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Lungo le coste francesi del Mediterraneo si sta accendendo una disputa che coinvolge le compagnie di navigazione transalpine SNCM, CMN e Corsica Ferries: una vera e propria 'battaglia navale' relativa ai collegamenti tra i porti francesi e la Corsica che potrebbe rivelarsi lunga, dura e dispendiosa per i contendenti.
Da una parte i sindacalisti francesi della gente di mare si trincerano dietro la legge Joxe che assicura, nel quadro del servizio pubblico, la continuità territoriale con la Corsica garantita fino al 2002 dai servizi della SNCM e della CMN, svolti con navi di bandiera francese. Per contro la Corsica Ferries, che impiega navi che battono bandiera italiana, fa appello alla liberalizzazione del cabotaggio nel Mediterraneo per assicurarsi una parte del mercato francese.
La Société Nationale Maritime Corse Méditerranée (SNCM) e la Compagnie Méridionale de Navigation (CMN) osservano che la concorrenza è uno stimolo per tutte le imprese, che però devono poter godere delle stesse condizioni d'esercizio. Le due compagnie affermano che le loro navi assicurano i collegamenti con la Corsica durante tutto l'anno, e che la loro attività non deve essere compromessa da altre società che cercano di sfruttare il mercato soltanto nei periodi di traffico intenso.
Pascal Lota, il battagliero presidente della Corsica Ferries, ha ricordato invece che la liberalizzazione del traffico intracomunitario è avvenuta il 1° gennaio 1993, ma per i traghetti passeggeri è iniziata lo scorso 1° gennaio. Ora - ha detto Lota - su tutte le rotte mediterranee (eccetto che in quelle greche) ogni compagnia di navigazione può competere liberamente. Rispondendo alle accuse di concorrenza sleale, Lota ha confrontato le cifre che caratterizzano i traffici delle diverse compagnie: la SNCM, per compensare i servizi invernali (i cosiddetti "servizi dovuti") che sono deficitari, riceve dal governo 525 milioni di franchi l'anno, mentre la Corsica Ferries raggiunge un fatturato complessivo di 410 milioni di franchi. Per adeguarsi alla concorrenza la Corsica Ferries aveva inoltre dovuto allineare le sue tariffe a quelle della SNCM, che aveva diminuito i prezzi per la prima volta nel 1996 per contrastare la messa in linea della Corsica Express III della Corsica Ferries.
Il traghetto Sardinia Regina della Corsica Ferries, che fa parte del gruppo Tourship, ha subito le conseguenze di questa accresciuta tensione fra le diverse compagnie che operano sulle linee per la Corsica: la nave è stata infatti oggetto di un feroce boicottaggio da parte dei marittimi francesi e non è potuta entrare nel porto di Nizza, ma ha dovuto sbarcare i passeggeri a Tolone. L'ingresso a Nizza è poi avvenuto a rimorchio di una nave militare francese.
Ma il boicottaggio della Sardinia Regina è solo il primo atto di un 'casus belli' che certamente avrà altri sviluppi, anche perché il gruppo di lavoro istituito dal ministro dei Trasporti, Jean Claude Gayssot, non pare capace di assumere una neppur timida decisione per la soluzione del problema, mentre l'unione intersindacale (CGT, CFDT, CFTC, FO) organizza con decisione proteste e "cordoni sanitari" capaci di bloccare l'avversario. Proprio per queste azioni i sindacalisti e i lavoratori del mare francesi sono stati accusati di considerare la riviera francese come una zona franca che non deve sottostare alla legislazione comunitaria. |
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