Si è riunito oggi a Palazzo San Giorgio il Comitato dell'Autorità Portuale di Genova, presieduto da Giuliano Gallanti. Oltre ad una relazione sull'attività svolta dal porto nello scorso anno, il presidente ha presentato il bilancio consuntivo dell'ente.
L'esercizio 1999, si legge nella relazione del presidente Gallanti, si chiude con risultati positivi specialmente in termini economici e finanziari. Per la prima volta infatti la gestione dell'ente presenta un avanzo di competenza pari a 8.591 milioni di lire e un risultato di conto economico di 41.243 milioni di lire. Sono state le spese correnti, con i ridotti compiti dell'ente apportati dalla riforma portuale, che hanno determinato una decisa contrazione delle uscite; prima di tutto per il personale essendosi completato il processo di prepensionamento, poi per gli oneri finanziari. Nella categoria delle uscite per acquisti di beni e servizi si evidenzia una composizione della spesa che privilegia gli interventi di manutenzione delle infrastrutture portuali, per un ammontare di 11.798 milioni di lire (+50% rispetto al precedente esercizio) interamente finanziata dall'Autorità Portuale. Le entrate per canoni, contributi dello Stato e tasse portuali presentano invece una sostanziale invarianza.
Gli andamenti positivi del rapporto tra entrate e spese hanno permesso una sostanziale riduzione dell'indebitamento nei confronti degli istituti di credito, che per anni è stato una spina nel bilancio dell'ente. L'indebitamento risulta sostanzialmente azzerato.
Il valore complessivo dei lavori e degli interventi finanziati l'anno scorso è pari a 38.026 milioni di lire, di cui 12.016 autofinanziati con mezzi propri di bilancio dell'ente. Nel corso dell'esercizio, afferma la relazione del presidente Gallanti, si è proceduto alla progettazione degli interventi finanziati sulla base di quanto previsto dal Piano Regolatore Portuale (Genova è l'unico porto italiano ad essersi già dotato di un Piano Regolatore, alla cui entrata in vigore manca solamente una decisione "romana"), che verranno inseriti nel Piano Operativo 2000-2002 ed appaltati nell'esercizio 2000, se avverrà in tempi utili la definitiva approvazione del Piano Regolatore. Si potrà allora dare avvio alla procedura di legge per l'approvazione dei progetti e l'affidamento dei lavori.
Il presidente Gallanti ha quindi sottolineato ancora una volta la necessità d'introdurre alcune innovazioni nella normativa vigente per rendere più efficace il ruolo dell'Autorità Portuale, in primo luogo con la devoluzione alla stessa della tassa sulle merci sbarcate e imbarcate, per giungere in un secondo tempo anche a quella della tassa erariale sulle merci e della tassa di ancoraggio. Le tre tasse, nel caso del porto di Genova, assommerebbero insieme a circa 40 miliardi di lire, contro i 10 accertati nel bilancio 1999. Nel triennio 2000-2002 è previsto l'avvio di opere del valore di circa 400 miliardi, e sulla base degli stanziamenti attualmente programmati si pensa di poter disporre di un finanziamento da parte dello Stato del 50% delle esigenze d'impegno. La disponibilità aggiuntiva derivante dalle tasse portuali sopra elencate garantirebbe una disponibilità finanziaria tale da coprire buona parte del fabbisogno complessivo.
In conclusione il Comitato Portuale ha evidenziato le seguenti priorità di azioni da sviluppare:
* ottenere la tempestiva approvazione del Piano Regolatore Portuale;
* realizzare la devoluzione delle tasse portuali in misura tale da garantire il finanziamento delle opere previste dal Piano;
* concorrere alla migliore definizione del Piano Nazionale dei Trasporti per valorizzare la potenzialità del sistema portuale nazionale e il ruolo delle Autorità Portuali.
Nella parte relativa all'attività svolta nel 1999 la relazione del presidente afferma che nell'esercizio si è provveduto a porre le basi per l'avvio del programma di riconversione delle aree siderurgiche di Cornigliano, elaborando un primo programma di valorizzazione e ristrutturazione dell'area (connessione viaria del costruendo Distripark attraverso il prolungamento della strada sopraelevata portuale, predisposizione delle aree e dell'impiantistica all'interno del compendio che si renderà disponibile, realizzazione di un autoporto interamente connesso al Distripark di Cornigliano). Il relativo programma verrà presentato al ministero dei Trasporti per poter accedere ai finanziamenti stanziati dalla legge 426/99, che prevede lo stanziamento di 13 miliardi l'anno per 15 esercizi successivi a partire dal 1998. I primi 26 miliardi sono già stati impegnati nel bilancio dell'Autorità Portuale.
Quanto all'occupazione diretta nel porto di Genova la relazione del presidente presenta la seguente tabella:
Occupazione diretta, servizi connessi e settore industriale
| 1995 | 1996
| 1997 | 1998
| 1999 |
Autorità Portuale | 502 | 496 | 478 | 246 | 253 |
Compagnie portuali | 698 |
594 | 839 | 1.079 | 1.069 |
Società del settore commerciale |
1.008 | 1.305 | 1.360 | 1.429 | 1.508 |
Totale | 2.208 | 2.395 | 2.677 | 2.754 | 2.830 |
Servizi connessi* e settore industriale |
4.305 | 4.316 | 4.318 | 4.368 | 4.411 |
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Totale generale | 6.513 | 6.711 | 6.995 | 7.122 | 7.241 |
Incremento % | |
3,0 | 4,2 | 1,8 | 1,7 |
Quanto all'occupazione nell'indotto, la relazione del presidente ricorda che tra breve tempo verranno presentate le risultanze della recente ricerca commissionata al Censis per la definizione dell'impatto economico ed occupazionale delle attività del porto di Genova. |
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