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Aumento salariale del 2,8% ai piloti del porto di Dunkerque
Rimane sempre in piedi la questione dell'orario di lavoro, se il decreto sulle 35 ore verrà applicato anche ai marittimi
20 giugno 2000
I piloti del porto di Dunkerque hanno ottenuto un aumento salariale del 2,8% (0,9% retroattivo al 1° gennaio 1999 e 1,9% retroattivo al 1° gennaio 2000). Avevano ingaggiato una battaglia sindacale chiedendo un aumento del 4% e preannunciato uno sciopero di cinque giorni, poi non effettuato. Ma se c'è stato un accordo sull'aumento salariale, permangono altre rivendicazioni che riguardano i diritti sindacali, i ritmi di lavoro, i limiti della polivalenza e i periodi di riposo, calcolati in maniera differente secondo l'impiego dei marittimi in mare o a terra.
Ma la questione di fondo rimane quella della definizione effettiva degli orari di lavoro, ed è per questo motivo che è interessante per tutti i porti francesi l'atteggiamento dei piloti e saranno indicatrici di una tendenza le decisioni che verranno prese a Dunkerque. Sono infatti i negoziati sulle 35 ore che terranno banco; ma i rappresentanti dei piloti non vogliono assumere decisioni in merito finché non vi sarà una comunicazione del Comitato Centrale degli Armatori (CCAF) e un decreto d'applicazione della legge sulle 35 ore anche ai marittimi.
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I piloti del porto di Dunkerque hanno ottenuto un aumento salariale del 2,8% (0,9% retroattivo al 1° gennaio 1999 e 1,9% retroattivo al 1° gennaio 2000). Avevano ingaggiato una battaglia sindacale chiedendo un aumento del 4% e preannunciato uno sciopero di cinque giorni, poi non effettuato. Ma se c'è stato un accordo sull'aumento salariale, permangono altre rivendicazioni che riguardano i diritti sindacali, i ritmi di lavoro, i limiti della polivalenza e i periodi di riposo, calcolati in maniera differente secondo l'impiego dei marittimi in mare o a terra. 
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