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Passivo di 2,1 milioni di ryal omaniti della Salalah Ports Services nel primo anno d'esercizio
Il traffico ha totalizzato 649.000 teu, di cui 470.000 nel secondo semestre, quando il terminalista ha potuto disporre delle previste sei gru di banchina
17 giugno 2000
Il traffico container nel porto omanita di Salalah ha totalizzato l'anno scorso 649.000 teu. Il container terminal del porto è gestito dalla Salalah Ports Services, che ha una concessione di 30 anni; la società appartiene per il 30% alla Maersk Sealand, per il 20% al governo dell'Oman, mentre la restante parte fa capo a diversi investitori.
La Salalah Ports Services ha subito nel suo primo anno d'esercizio un passivo di 2,1 milioni di ryal omaniti, equivalenti a circa 5 milioni di dollari, su un fatturato di 7,1 milioni di ryal. Sul passivo hanno pesato in maniera determinante le spese di lancio del porto, che rappresenta un importante hub tra Europa ed Asia.
Ma un peso maggiore è stato determinato dall'impossibilità di disporre nel primo semestre delle sei gru di banchina previste: sono entrate in esercizio soltanto nella seconda parte dell'anno, e la loro importanza è spiegata con il traffico raggiunto in quel periodo - 470.000 teu - oltre due terzi di quello annuale.
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