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Cemat prevede un significativo rilancio nel 2000 del trasporto combinato
La società ha registrato nel primo trimestre un incremento del 2,8% del traffico nazionale e del 15,3% di quello internazionale. Nel prossimo autunno sarà inaugurato un nuovo servizio tra Bolzano e Woergler realizzato in collaborazione con Oekombi
11 luglio 2000
Ha sfiorato i 300 miliardi di lire (+5% rispetto al 1998) il fatturato dell'esercizio 1999 della Cemat Spa, la società partecipata dalle FS (35,4%) e da operatori privati del trasporto (64,6%) leader in Italia e seconda in Europa nel settore del trasporto combinato strada-rotaia. L'utile netto è stato di 881,7 milioni di lire (758 milioni nel 1998) a fronte di 11,6 miliardi di ammortamenti.
Complessivamente positivi - rileva una nota della società - i dati relativi al traffico, «nonostante il perdurare della crisi produttiva (nel primo semestre in particolare) e del livello non ancora soddisfacente del servizio ferroviario in tutta Europa, che ha spinto la clientela a privilegiare la modalità stradale».
Le unità di carico trasportate sono state 635.353 (+3% rispetto al '98), di cui 283.591 nel traffico nazionale (-2,8%) e 351.762 in quello internazionale (+6,8%).
La flessione del 3% del traffico nazionale è stata determinata principalmente dal decremento del traffico cosiddetto "diffuso" (-48,2%) «che però - sottolinea la società - rappresenta una tipologia in estinzione in quanto strutturalmente non congeniale alla tecnica combinata. Il traffico con treni completi ha invece registrato un incremento del 6,4%, rappresentando una quota del 90% del traffico globale (contro l'81% del '98)». «Considerando che il futuro del trasporto combinato è da individuarsi esclusivamente nell'utilizzo della tecnica "shuttle" - ha commentato il presidente della società, Mauro Ferretti - ne consegue che Cemat si è già adeguatamente organizzata per rispondere alle esigenze del mercato e, malgrado il permanere di difficoltà e disservizi ferroviari, consolida ulteriormente la propria posizione nel settore più vitale».
Le relazioni di traffico che hanno invece maggiormente contribuito alla crescita del traffico internazionale sono state quelle con il Belgio, la Germania e la Francia.
Le unità di carico movimentate nei terminal gestiti dalla Cemat sono state 850.000 (-9,9%). La flessione è dovuta essenzialmente alla cessione, a partire dal 1° maggio dello scorso anno, degli impianti di Bologna e Padova Interporto alla società N.E.T. di Padova, controllata dalla divisione Cargo di Trenitalia (FS). Per contro l'attività nei restanti terminal gestiti da Cemat ha registrato un incremento del 31,4%.
Un particolare sviluppo è stato rilevato nel settore del trasporto combinato strada-rotaia-mare, realizzato da Cemat in collaborazione con la controllata Combimare Spa. Sulla scorta dei positivi risultati ottenuti sulla relazione Germania-Italia-Grecia, operativa già dal 1997, è stato infatti organizzato, in collaborazione con Hupac, un servizio che collega in soli due giorni la Germania con la Tunisia via Genova. Inoltre, dallo scorso mese di maggio, è stato attivato un servizio di cabotaggio trisettimanale tra i porti di Catania e Napoli.
Cemat prevede che nel 2000 la società, e in generale il trasporto combinato, potranno registrare un significativo rilancio: «permane infatti lo sviluppo economico della produzione industriale che già aveva caratterizzato il secondo semestre 1999 in tutta Europa, e molte ferrovie europee stanno rivalutando il trasporto combinato anche alla luce di alcune verifiche sui reali costi di produzione in rapporto ai ricavi, per cui è dato attendersi anche un loro più accentuato impegno nel miglioramento del mix qualità/prezzo delle prestazioni».
A conferma delle previsioni Cemat ha annunciato che nel primo trimestre di quest'anno la società ha rilevato un aumento del 2,8% del traffico nazionale e del 15,3% di quello internazionale.
Tra le principali iniziative Cemat ha segnalato i nuovi collegamenti shuttle sulle rotte Pomezia/Colonia e Brescia/Rotterdam in collaborazione con Hupac, e sulla Verona/Mannheim in collaborazione con Kombiverkher, che portano ad oltre 100 il numero delle relazioni giornaliere di interconnessione fra i principali terminal italiani ed europei.
La società ha reso noto che, a seguito dell'ultimazione dei lavori di ammodernamento e potenziamento della linea del Brennero che, oltre ad un importante aumento della capacità, consente il transito di veicoli di oltre quattro metri caricati su speciali carri ferroviari, a partire dal prossimo autunno sarà operativa una nuova linea di "autostrada viaggiante" realizzata in collaborazione con Oekombi tra Bolzano e Woergler con tre coppie di treni al giorno che saliranno a 12 nell'arco di tre anni.
Cemat ha inoltre deliberato un importante piano di investimenti in 450 nuovi carri ferroviari (per un valore di circa 48 miliardi di lire) per dotare la società dei mezzi necessari allo sviluppo e ad una sempre più autorevole presenza in ambito europeo. Già nel corso del 2001 Cemat potrà disporre di 100 nuovi carri, di cui 50 a sei assi e due piattaforme di carico e 50 a quattro assi di nuova progettazione.
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