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Riduzioni fiscali per gli armatori portoghesi, non più competitivi dopo la liberalizzazione del cabotaggio
L'associazione armatoriale AAMC accusa senza mezzi termini la società Box Lines, che per avere condizioni d'esercizio vantaggiose impiega tra Portogallo e Azzorre navi di bandiera tedesca
25 luglio 2000
Rispondendo alle richieste che vengono effettuate dall'associazione degli armatori (AAMC) ormai da anni, il governo portoghese ha concesso una serie di aiuti finanziari agli armatori nazionali che manterranno le loro navi sotto bandiera nazionale. Si tratta in gran parte di riduzioni fiscali, che avranno un effetto retroattivo di un anno e non evaderanno le direttive dell'Unione Europea.
E' probabile che l'intervento governativo serva a rendere più competitiva la flotta nazionale, specialmente nel settore del cabotaggio tra il Portogallo e le Azzorre. Dopo la liberalizzazione intervenuta nel settore il 1° gennaio dello scorso anno le compagnie di navigazione impegnate in questo collegamento subiscono una concorrenza senza quartiere da società straniere. Gli armatori portoghesi accusano principalmente la società Box Lines (70% società portoghese Sonae e 30% società britannica Wessex Shipping), che tra Portogallo e Azzorre impiega navi di bandiera tedesca per avere condizioni d'esercizio più vantaggiose delle società lusitane.
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