Si è concretizzato l'accordo tra la Belotti Handling Spa e la Pininfarina Studi & Ricerche Spa per la futura produzione di cabine guida ergonomiche in grado di rivoluzionare le procedure di movimentazione di unità di carico su gru ed elevatori portuali (inforMARE del 3 luglio). L'intesa prevede inizialmente la realizzazione, a cura della Pininfarina, di un prototipo di cabina guida da installare a bordo dei mezzi Argo e Triton prodotti dalla Belotti Handling e venduti in tutto il mondo.
«Analizzando l'operatività sulle banchine - ha spiegato il presidente di Belotti Handling, Nico Antonucci Tarolla - ci siamo resi conto del tremendo gap tecnologico che il settore delle gru portuali soffre rispetto ad altri settori affini. L'attuale offerta è indietro di 30 anni rispetto alle potenzialità consentite dalla tecnologia oggi disponibile. La nostra intenzione è di realizzare prodotti che guardino avanti di almeno 20 anni».
I tecnici della Belotti Handling hanno constatato che circa il 40% delle manovre sui piazzali viene effettuato in retromarcia: una situazione che con gli attuali prodotti a disposizione sul mercato preclude la guida in condizioni di comfort, piena padronanza del mezzo e soprattutto la sicurezza per il lavoratori.
«L'obiettivo che ci prefiggiamo - ha detto Tarolla - è di realizzare una postazione guida che contempli un mix di maneggevolezza, affidabilità e sicurezza. Per questo abbiamo contattato specialisti nel design come la Pininfarina Studi & Ricerche al fine di studiare congiuntamente una soluzione che non abbia solamente una valenza estetica, ma che sia soprattutto pregna di contenuti funzionali».
Una delle principali innovazioni tecnologiche già anticipate consisterà nel disegnare un volante a cloche analogo a quello installato a bordo degli aeromobili e di un quadro di comando con display digitali.
Dopo il primo anno di assestamento conseguente al cambio di proprietà avvenuto ad inizio 1999, la Belotti Handling nel primo semestre di quest'anno ha già registrato numerosi contratti. Ad oggi sono state chiuse trattative per 24 miliardi di lire, mentre altri ordini per 35 miliardi sono prossimi alla conclusione. Le trattative avviate a loro volta ammontano ad un valore di circa 120 miliardi. A livello internazionale la società di Manesseno (Genova) ha siglato contratti con operatori di Spagna, Francia, Arabia Saudita, Iraq ed Egitto. La prossima iniziativa riguarda il fronte delle MHC (gru mobili da banchina portuale), per le quali l'ufficio tecnico sta valutando alcune ipotesi progettuali. L'obiettivo della società è di realizzare un fatturato di 200 miliardi di lire in tre anni ed entrare in Borsa. |
|