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La Hessenatie s'aggiudica la gestione del futuro container terminal di Flushing
L'impresa belga assume una posizione di preminenza nel futuro del traffico containerizzato tra l'estuario dello Schelda e il porto di Anversa, in cui ha in corso di realizzazione due container terminal (il primo della MSC e il secondo, "pubblico", dove faranno capo le unità della CP Ships). La prima fase del terminal di Flushing sarà operativa nel 2003
3 gennaio 2000
Un altro colpo grosso messo a segno dalla belga Hessenatie, l'impresa terminalistica del gruppo CMB quotato alla Borsa di Anversa. La Hessenatie, che storicamente è sempre stata presente nel porto di Anversa e che gestisce terminal anche nei porti di Rotterdam e di Zeebrugge, oltre a imprese di sbarco e imbarco in tutto il mondo (ne controlla direttamente o indirettamente una quindicina), ha ottenuto la concessione della gestione del futuro container terminal Westerschelde Container Terminal (WCT) del porto olandese di Flushing. Le infrastrutture del terminal saranno finanziate dalla Exploitatie Maatschappij Schelde-Maas (EMS), appartenente per il 50% alla Zeeland Seaports (l'organismo che gestisce i porti di Flushing e di Terneuzen) e per l'altro 50% al Gemeentelijk Havenbedrijf Rotterdam (GHR, organismo che gestisce il porto di Rotterdam).
Il nuovo terminal sarà un'opera di grande rilievo: costituito da una banchina rettilinea lunga 2,5 chilometri con profondità d'acqua di 17,50 metri a bassa marea, permetterà di operare a navi di oltre 7000 teu. La superficie dell'area retrostante alla banchina sarà di 150 ettari, con una capacità annuale di traffico di 2,5 milioni di teu.
La prima fase del terminal sarà operativa nel 2003 con un tratto di banchina lungo 600 metri. Per attrezzare l'impianto la Hessenatie spenderà 550 milioni di fiorini olandesi, mentre la EMS finanzierà le infrastrutture con 500 milioni di fiorini. In questa prima fase il terminal sarà equipaggiato con 6 gru a portale che saranno in grado di coprire la larghezza del ponte di una nave fino a 22 container affiancati, e sarà percorso da carrelli elevatori che faranno la spola tra le gru e i punti di stoccaggio. Il complesso sarà completato da un terminal ferroviario.
La concessione ottenuta a Flushing porta la Hessenatie ad una posizione di rilievo tra i terminalisti mondiali. Nel 2003 tra l'estuario dello Schelda e il porto di Anversa, dove tende a concentrare tutte le sue attività di impresa terminalistica offrendo in quell'area un ampio ventaglio di offerte da presentare alle compagnie armatoriali, gestirà cinque container terminal soggetti a movimenti di marea. Nel porto di Anversa, oltre ai due container terminal situati uno prima e l'altro dopo le chiuse, gestirà quelli in corso di realizzazione sulla riva sinistra dello Schelda a sud del villaggio di Doel, cioè il terminal della Mediterranean Shipping Company e quello "pubblico" dove faranno capo le navi del gruppo CP Ships. Nel porto di Zeebrugge, secondo porto belga dopo Anversa, la Hessenatie gestisce il terminal della OCHZ, società di cui possiede il 50%. E non è escluso che alla sua collezione aggiunga anche il Flanders Container Terminal, di cui il gruppo Seaport/Katoen Natie sta attualmente trattando la vendita.
Il traffico merci trattato dai terminal della Hessenatie negli scorsi anni è stato il seguente:
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