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Tornata alla normalità l'attività nel porto indiano di Kandla
L'amministrazione portuale ha però imposto una serie di restrizioni operative in alcune banchine
20 febbraio 2001
Sono tutte operative le dieci banchine dedicate alla movimentazione di carichi secchi e le quattro banchine riservate al traffico di rinfuse liquide del porto indiano di Kandla. Il disastroso terremoto dello scorso 26 gennaio aveva bloccato le operazioni portuali, ma ora - comunica la Kandla Port Trust (KPT) - l'attività è tornata alla normalità e non ci sono navi in attesa di raggiungere gli ormeggi.
L'amministrazione portuale ha comunque imposto con effetto immediato una serie di restrizioni alle operazioni di carico e scarico delle navi alle banchine dalla numero 1 alla 6. E' prevista infatti una limitazione delle attività e l'allontanamento delle navi dalle banchine in presenza di una velocità del vento superiore ai 60 km/h. Il dislocamento delle navi non deve inoltre superare le 36.000 tonnellate. Restrizioni sono state imposte anche al peso dei carichi che possono essere movimentati e alla velocità dei mezzi che operano su queste banchine.
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