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Il governo indiano pianifica investimenti nelle infrastrutture portuali
Il programma prevede anche l'introduzione di tasse sui servizi portuali, che saranno rincarati del 5% a partire dal prossimo luglio
1 marzo 2001
Il ministro delle Finanze indiano, Yashwant Sinha, ha presentato il budget statale 2001-2002 che prevede investimenti per complessivi 3,75 bilioni di rupie (circa 80,6 milioni di dollari) in infrastrutture portuali, stradali e nel settore energetico. Saranno inoltre introdotti incentivi fiscali per promuovere investimenti in questi settori.
«Sono felice - ha detto il ministro parlando del settore portuale - di rilevare che le iniziative politiche per incentivare la partecipazione del settore privato nei porti siano state applicate con successo. Globalmente si prevede che la capacità dei principali porti indiani raggiunga quest'anno i 314 milioni di tonnellate e i 376 milioni di tonnellate entro la fine dell'anno fiscale 2001-2002, insieme con un sensibile aumento della capacità degli scali minori. Ora la capacità dei porti maggiori è adeguata. Non ci sono navi in attesa dell'ormeggio, come avveniva prima».
Yashwant Sinha ha ricordato che il porto di Ennore è già stato privatizzato e che prossimamente lo sarà il Jawaharlal Nehru Port Trust di Mumbai. «Con questa esperienza - ha spiegato - altri scali principali potranno essere privatizzati, assicurando loro le risorse per svilupparsi. Investimenti fruttuosi sono stati consentiti con l'introduzione di tariffe di mercato. Con l'istituzione della Tariff Authority for Major Ports, queste tariffe sono state ulteriormente razionalizzate sulla base della trasparenza ed equità».
Il piano governativo prevede anche l'introduzione di tasse sui servizi portuali, che saranno rincarati del 5% a partire dal prossimo luglio.
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