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Il Comitato Portuale di Genova ha approvato oggi il bilancio consuntivo del 2000
L'incremento del traffico merci ha dato effetti positivi per 991 milioni di lire sulle tasse portuali, che sono ammontate a 10.4 miliardi
20 aprile 2001
Il Comitato Portuale di Genova ha discusso ed approvato questo pomeriggio il bilancio consuntivo del 2000, che mostra un avanzo di 334 milioni di lire, un risultato d'amministrazione attestato sui 3.122 milioni di lire ed un azzeramento dell'indebitamento. E' risultata in aumento l'entrata garantita dai canoni demaniali (+553 milioni di lire), che rappresenta il 53% delle entrate correnti; si sono ridotte le spese generali, che sono diminuite di 340 milioni di lire rispetto all'esercizio precedente. Il conto economico generale presenta un avanzo di 51.560 milioni di lire.
Positivi anche i risultati del traffico. Il consuntivo totale delle merci (oltre 51 milioni di tonnellate) ha fatto registrare un aumento del 10,8%. Il traffico container è aumentato del 20%. I passeggeri sono globalmente cresciuti del 3% nonostante la flessione registrata dalle crociere a causa della normalizzazione della situazione in Adriatico.
L'incremento del traffico merci ha dato effetti positivi per 991 milioni di lire sulle tasse portuali, che sono ammontate a 10.361 milioni di lire. A questo riguardo l'Autorità Portuale ha ricordato il suo contributo attivo in Assoporti per giungere - in anticipo rispetto alla legge 84/94 - all'assegnazione alle autorità portuali dell'intero gettito delle tasse portuali, o almeno del gettito integrale di quelle sulle merci, attualmente trasferito al 50%. Il gettito integrale di queste tasse ammonterebbe per il porto di Genova a circa 40 miliardi di lire, che - ha spiegato l'ente portuale - potrebbero essere utilizzati per finanziare quelle opere escluse dal rifinanziamento della legge 413/98. La questione è oggi all'esame del governo, dato che in sede di collegato fiscale alla legge finanziaria è prevista una delega per la riforma del sistema delle tasse e dei diritti marittimi che individui tra l'altro l'autonomia finanziaria delle autorità portuali.
Il bilancio consuntivo 2000 del porto di Genova mostra anche un contributo alle spese di manutenzione di 3.312 milioni di lire (su un totale di 10.951 milioni), cifra investita per la ricollocazione delle aziende industriali di Calata Gadda, zona legata allo svolgimento del G8, in programma nel prossimo luglio a Genova.
Il consuntivo 2000 evidenzia inoltre accertamenti per 33.370 milioni di lire (+523 milioni rispetto all'esercizio precedente), mentre le riscossioni rilevate allo scorso 31 dicembre si sono attestate all'85,34% del fatturato, mentre ad oggi il riscosso è dell'88%.
Gli investimenti in corso superano i 167 miliardi di lire, 31 dei quali autofinanziati. Con l'approvazione del piano regolatore portuale, che attende il via libera della Regione Liguria, sarà possibile cantierare nuove opere per 160 miliardi di lire, che andranno ad aggiungersi ai 105 miliardi che saranno attivati nel corso del 2001. A questo proposito il presidente dell'authority portuale, Giuliano Gallanti, ha chiesto al Comitato Portuale «un forte impegno affinché si possa consentire all'Autorità Portuale di sviluppare il proprio ruolo con la strumentazione pianificatoria di cui si è dotata, rappresentando questa l'unica strada possibile per poter dare certezza di investimento e di sviluppo al porto, ai suoi operatori e alle sue maestranze».
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