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I Registri navali nell'occhio del ciclone. Siamo nell'era della "tolleranza zero" - ha detto il presidente e CEO dell'ABS, Iacorossi - la classificazione sta diventando il capro espiatorio, qualunque sia il suo grado di colpa
Nel 2000 la società statunitense ha incrementato del 18,2% il proprio fatturato, ma non nel settore navale
26 aprile 2001
Nel 2000 il Registro navale statunitense American Bureau of Shipping (ABS) ha riportato un fatturato di 357,9 milioni di dollari, con un incremento del 18,2% sull'anno precedente. Le entrate generate dal settore marittimo sono state di 215 milioni di dollari, analoghe a quelle registrate nel 1999.
La flotta di ABS ammontava a fine 2000 a 105 milioni di tonnellate di stazza lorda, con un incremento di 4,7 milioni di tsl rispetto al 1999. Si tratta della quota di tonnellaggio più consistente registrato dal 1983. Le nuove costruzioni ammontavano al 31 dicembre scorso a 15,6 milioni di tsl, contro i 12,6 milioni di tsl alla fine dell'anno precedente. Il 34% di tutte le navi cisterna in costruzione risultava classificato da ABS, incluso il 32% di tutte le VLCC e il 67% di tutte le Suezmax.
«Per quanto auspichi che avvenga il contrario - ha detto il presidente e CEO dell'ABS, Frank J. Iarossi, parlando del futuro del settore della classificazione - credo che la classificazione nel settore navale continuerà ad essere contagiata da una intensa concorrenza, visto che i cantieri navali competono per progettare e costruire la nave di minor costo e visto che gli armatori continuano a chiedere nuove costruzioni, riparazioni e spese ispettive al prezzo minore». Questo scenario - ha aggiunto ricordando l'alleanza stretta il mese scorso dal Registro statunitense con il norvegese Det Norske Veritas e il britannico Lloyd's Register - creerà «un'irresistibile necessità di cooperare pienamente».
Dopo il naufragio della petroliera Erika il settore della classificazione navale è stato accusato di scarso rigore nelle ispezioni e di concedere certificati a navi sottonorma. «Siamo nell'era della "tolleranza zero" - ha commentato Iacorossi - e l'impatto sulla classificazione potrà essere drammatico. Questo è un periodo nel quale l'atto d'accusa, il verdetto di colpevolezza e la sentenza sono emessi prima ancora che siano verificati i fatti. La classificazione sta diventando il capro espiatorio, qualunque sia il suo grado di colpa».
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