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E' proseguita nel primo trimestre di quest'anno la crescita dell'attività della P&O Ports
Sono stati movimentati 2.281.000 teu (+34,8%). Un incremento del 24% deriva da nuove acquisizioni
26 aprile 2001
P&O Ports, il ramo terminalistico del gruppo britannico P&O, ha movimentato nei primi tre mesi di quest'anno 2.281.000 teu, con un incremento del 34,8% rispetto a 1.692.000 teu totalizzati nel primo trimestre del 2000. Circa l'11% dell'aumento è organico, mentre il 24% deriva da nuove acquisizioni o nuovi investimenti in container terminal.
La società terminalista, che ha il quartier generale a Sydney, ha spiegato che il rallentamento dell'economia statunitense è stato senz'altro rilevato, ma non ha pesato sulla generale crescita dell'attività.
Il mercato asiatico ha dato risultati confortanti. Il container terminal indiano di Nhava Sheva è in costante crescita e nel 2001 prevede di oltrepassare quota 800mila teu. Nel primo trimestre di quest'anno in Cina l'impianto di Shekou ha incrementato i traffici del 36%, mentre a Qingdao la joint venture con la Qingdao Port Authority attende l'arrivo di nuove gru di banchina per incrementare ulteriormente l'attività. Positivi anche i risultati ottenuti dai terminal di Manila e di Surabaya.
Nel continente americano il Port Newark Container Terminal del porto di New York - New Jersey, condotto in joint venture con la P&O Nedlloyd, ha raggiunto un traffico annuo di oltre 350mila teu. La prima fase del progetto di ampliamento del terminal sarà portata a termine quest'anno. Nel corso del trimestre P&O Ports ha inoltre acquisito la società di magazzinaggio Strachan Shipping di Houston. In Argentina invece P&O Ports, che è in attesa dell'approvazione dell'acquisizione della Terminales Puerto Argentinas (TPA), ha registrato volumi di traffico analoghi a quelli del primo trimestre dello scorso anno.
In Europa il britannico Southampton Container Terminal ha incrementato del 19% il proprio traffico. In Belgio i risultati sono stati positivi anche grazie all'aggiunta dei traffici realizzati dai nuovi acquisti Seaport e ACT.
In Australia e Nuova Zelanda invece è stata registrata una flessione del traffico che P&O Ports ha attribuito alla maggiore attività svolta nel primo trimestre 2000, determinata dalla fase di preparazione delle Olimpiadi di Sydney.
Anche la divisione logistica del gruppo P&O ha mostrato in generale un buon andamento, mentre è risultata in calo l'attività del comparto traghetti, che soffre il calo del traffico nel Canale della Manica.
P&O Activities (Source: P&O)
PORTS
Throughput (TEU ´000)
Q1
2001
2000
Asia
986
813
Americas
476
317
Europe
537
276
ANZ
282
286
Total
2,281
1,692
FERRIES
P&O Stena Line (P&OSL)
Carryings(1)
(´000)
Q1
2001
2000
Freight units
282
278
Tourist vehicles (including coaches)
259
294
Passengers
1,752
1,875
(1) Carryings include P&O Stena Line's two routes - Dover/Calais and Dover/Zeebrugge (freight only at present - see note 4.).
P&O Ferries (excluding P&O Stena Line)
Carryings(1)
(´000)
Q1
2001
2000
Freight units
333
331
Tourist vehicles (including coaches)
121
121
Passengers
619
558
(1) Carryings are an aggregation of P&O's other ferry routes around the UK namely North Sea, Irish Sea, Western Channel and Scottish Isles.
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