L'industria giapponese Isuzu Motors, che produce veicoli pesanti, ha in programma di tagliare 9.700 posti di lavoro nei prossimi tre anni, pari a circa il 25% dei 38.000 dipendenti della società. Il piano prevede inoltre la chiusura degli stabilimenti di Kawasaki, la riduzione della produzione nazionale e la diminuzione dei costi per la fornitura di parti di ricambio.
Questi interventi dovranno consentire la riduzione di un terzo del debito accumulato dalla Isuzu, che è ammontato a 750 miliardi di yen nell'anno fiscale conclusosi lo scorso 31 marzo e che dovrà scendere a 510 miliardi di yen nell'anno che si concluderà il 31 marzo 2004.
Nell'ultimo anno fiscale la Isuzu, che è partecipata con il 49% dal gruppo General Motors, ha registrato un passivo di 66,8 miliardi di yen, contro un passivo di 104.2 miliardi di yen nell'anno fiscale conclusosi il 31 marzo 2000. Le vendite sono viceversa cresciute del 4,2%, passando da 1,5 trilioni di yen a 1,57 trilioni di yen. |
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