Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
15:46 GMT+1
Il Parlamento europeo ha approvato oggi una serie di emendamenti al pacchetto "Erika II" sulla sicurezza marittima
Le misure prevedono l'istituzione di un sistema di vigilanza, controllo e informazione per il traffico marittimo, di un'agenzia europea per la sicurezza marittima e di un fondo di risarcimento per l'inquinamento marittimo da idrocarburi
14 giugno 2001
Il Parlamento europeo ha approvato oggi una serie di emendamenti al secondo pacchetto di misure sulla sicurezza marittima proposto dalla Commissione Europea, il cosiddetto "Erika II" (inforMARE del 6 dicembre 2000), che prevede l'istituzione di un sistema di vigilanza, controllo e informazione per il traffico marittimo, la creazione di un'agenzia europea per la sicurezza marittima e l'istituzione di un fondo di risarcimento per l'inquinamento marittimo da idrocarburi.
L'aula di Strasburgo ha innanzitutto approvato la relazione del belga Dirk Sterkx sul sistema di monitoraggio del traffico marittimo, approvando degli emendamenti alla proposta della Commissione UE. Per quanto riguarda i "porti rifugio", in cui possano trovare riparo le navi in difficoltà, l'assemblea parlamentare ha preso le distanze dalla proposta della Commissione che si limita a prescrivere che uno Stato indichi un solo porto rifugio, mentre i deputati hanno chiesto che le autorità competenti indichino diversi punti di approdo lungo la costa. E' stata inoltre adottato un emendamento che prevede il tempestivo risarcimento o rimborso dei danni o delle spese causate da una nave in difficoltà alle infrastrutture dei "porti rifugio". Con un altro emendamento l'aula ha chiesto che tutte le navi battenti bandiera di uno Stato membro o facenti scalo in un porto dell'Unione Europea siano obbligate a partecipare a un sistema di assistenza al traffico marittimo. Questo sistema fornirà informazioni sulle condizioni meteorologiche e di navigazione, nonché sui servizi di assistenza al traffico e sulle rotte. Quanto al divieto di salpare in caso di avverse condizioni meteomarine proposto dall'esecutivo europeo, il Parlamento non ha condiviso la scelta di effettuare un blocco generale delle partenze in caso di burrasca, ritenendo preferibile limitarsi ad una raccomandazione che consenta alle autorità portuali locali di tener conto delle diverse situazioni.
Sono stati poi adottati alcuni emendamenti relativi all'installazione di un dispositivo per la registrazione dei dati di viaggio (VDR o scatola nera), considerato essenziale per le operazioni di monitoraggio, controllo e informazione del traffico marittimo. Gli europarlamentari hanno ritenuto inaccettabile, soprattutto per le navi a rischio, che l'installazione delle scatole nere richieda molto tempo, proponendo invece che il sistema diventi operativo al più presto possibile.
La relazione presentata da Sterkx sottolinea anche la vulnerabilità ambientale del Mar Baltico. Su questo tema il Parlamento ha proposto che l'UE chieda all'International Maritime Organization (IMO) di dichiarare il Golfo di Finlandia e altre zone del Mar Baltico parte di un sistema obbligatorio di informazione approvato dall'IMO.
Il Parlamento ha quindi approvato la relazione del greco Emmanouil Mastorakis, decidendo pertanto che il nome dell'agenzia europea per la sicurezza marittima, la cui costituzione è stata proposta dalla Commissione UE, debba contenere un riferimento alla prevenzione dell'inquinamento, affinché sia chiaro che i suoi compiti non sono limitati alla sicurezza, ma riguardano anche la prevenzione dell'inquinamento marittimo. La denominazione dell'agenzia è stata quindi modificata in "agenzia per la sicurezza marittima europea e per la prevenzione dell'inquinamento delle navi".
Il Parlamento ha infine approvato, ampliandone la portata, la relazione del francese Alain Esclopé relativa all'istituzione di un fondo di risarcimento per l'inquinamento da idrocarburi nelle acque europee e all'adozione di misure complementari. E' stato deciso, nonostante il parere contrario del commissario europeo ai Trasporti Loyola de Palacio, che la regolamentazione debba coprire anche il combustibile della nave e le sostanze pericolose e nocive poiché - è stato ricordato - le rispettive convenzioni internazionali (Bunker Convention 2001 e Hazardous and Noxious Substances Convention 1996) non sono state ancora ratificate o attuate. Inoltre, il nuovo fondo di risarcimento europeo (COPE) dovrebbe prevedere pagamenti anticipati e provvisori entro sei mesi, per evitare che chi è stato danneggiato da questi inquinamenti debba attendere a lungo prima di poter beneficiare dei primi rimborsi. Il Parlamento ha inoltre stabilito che non solo le società che ricevono idrocarburi ma anche tutti gli operatori coinvolti nel trasporto di petrolio, compresi i proprietari delle navi, dovrebbero finanziare questo fondo.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore