Nell'ultimo anno finanziario, conclusosi lo scorso 31 giugno, il porto di Auckland ha totalizzato un utile prima delle imposte di 44,3 milioni di dollari (+3%) su un ricavo di 149,5 milioni di dollari (contro 154,2 milioni nell'anno precedente). L'EBIT relativo alle attività portuali è risultato di 58,1 milioni di dollari (+12%) su un ricavo di 135,6 milioni di dollari. Nell'anno il porto ha registrato un traffico container pari a 567.000 teu, con un incremento dell'8% sull'anno finanziario 1999-2000.
Il presidente dell'impresa portuale di Auckland, Neville Darrow, ha detto che lo scalo neozelandese è intenzionato a concentrarsi sul trasporto interno delle merci e sulla catena logistica. Darrow ha ricordato che nello scorso marzo è stato siglato un accordo con la Tranz Rail per costruire un porto interno a Palmerston North; «il concetto è eccellente - ha però precisato - ma, nonostante i nostri sforzi combinati, non siamo stati capaci di portare l'accordo su Palmerston North ad una conclusione». Il direttore esecutivo Geoff Vazey ha inoltre ricordato che l'impresa portuale sta progettando l'apertura di una serie di micro porti nella regione di Auckland per portare i propri servizi a diretto contatto con i clienti. «I micro porti - ha spiegato - garantiranno agli importatori e agli esportatori un servizio tempestivo e a costi contenuti». Il primo micro scalo sarà a sud di Auckland o ad est di Tamaki e diverrà operativo alla fine di quest'anno.
Il micro porto è costituito da un deposito che riceve i container trasportati via camion dagli esportatori e che invia i container sempre via camion agli importatori. «I container consegnati o presi in consegna dal micro porto - ha detto Vazey - possono essere considerati come consegnati o inviati dal porto stesso. Il porto di Auckland trasporterà i container tra il porto e i micro porti di notte, evitando la congestione delle strade. I benefici includeranno una convenienza per i proprietari dei carichi, un minor numero di camion sulle strade cittadine nelle ore di punta del traffico e un incremento della capacità del porto di Auckland con l'utilizzo di aree meno costose rispetto a quelle del waterfront». |
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