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La Israel Shipyards preannuncia la cessazione dell'attività
La mancata concessione di un'area per la movimentazione delle rinfuse ad Haifa non consentirà all'azienda di sopravvivere
22 novembre 2001
La Israel Shipyards Ltd. (ISL), una delle principali società navalmeccaniche del Mediterraneo orientale, ha preannunciato il taglio di 500 posti di lavoro entro fine anno e il licenziamento di tutti gli altri dipendenti entro la fine del prossimo maggio con la conseguente chiusura dei cantieri navali.
La cessazione dell'attività è stata annunciata in una lettera che i proprietari della società, che è stata privatizzata sei anni fa, hanno inviato nei giorni scorsi ai ministri israeliani delle Finanze e dei Trasporti. Nella missiva viene specificato che la prossima chiusura della Israel Shipyards è stata determinata dalla decisione dell'autorità portuale di Haifa di non assegnare alla società una concessione per realizzare un terminal per la movimentazione delle rinfuse, ritenuto necessario per garantire la sopravvivenza dell'azienda. I proprietari della ISL hanno affermato che le costruzioni in corso negli stabilimenti verranno comunque portate a termine entro il prossimo aprile.
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