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Si inasprisce la vertenza che blocca le attività del porto di Marsiglia
Il presidente dell'ente portuale ha denunciato gli assalti alle installazioni portuali condotti da veri e propri commando
23 novembre 2001
Il porto di Marsiglia è ancora bloccato dallo sciopero dei dipendenti dell'ente portuale autonomo, iniziato lo scorso 14 novembre, che chiedono trenta nuove assunzioni, dodici giorni di ferie supplementari e il blocco delle "privatizzazioni selvagge". Gli incontri ripetutisi nel corso di questi giorni tra la Port Autonome de Marseille (PAM) e il sindacato CGT non hanno dato alcun esito ed anzi la situazione si è fatta ormai ingovernabile - ha confermato oggi il presidente dell'ente portuale, Jacques Truau - che ha denunciato l'assalto ai terminal e ad altre installazioni portuali condotto la notte scorsa da veri e propri "commando" con bastoni e attrezzi di vario tipo. Truau ha detto che i sistemi di telesorveglianza consentiranno di identificare gli assalitori, tra cui vi sarebbero rappresentanti del sindacato.
Lo stato di agitazione blocca l'intero settore petrolchimico, ma a soffrirne sono anche i traffici di container e quelli dei passeggeri, dirottati a Tolone.
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