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Nel 2001 il traffico container nel porto di Napoli è cresciuto dell'8,5%
In aumento anche il traffico crocieristico, con un totale di 469.632 passeggeri (+15,8%)
16 gennaio 2002
Il porto di Napoli ha chiuso il 2001 con risultati positivi. «Il porto - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli - ha nel complesso reagito bene alla crisi che ha colpito dopo l'11 settembre il comparto dei trasporti. Dobbiamo ora attendere i primi mesi del 2002 per capire quale sarà l'andamento del nuovo anno».
Lo scorso anno lo scalo partenopeo ha movimentato 430.097 container da venti piedi, con un incremento dell'8,5% rispetto al 2000. I contenitori pieni sono stati 329.176 (+10,3%).
Nel settore crocieristico è stato registrato un traffico di 469.632 passeggeri, con una crescita del 15,8% rispetto ai 405.639 del 2000.
Nel 2001 sono arrivate nel porto napoletano 463 navi, con un aumento del 14,3% rispetto all'anno precedente. I carri ferroviari movimentati sono stati 15.550 (+10%).
Francesco Nerli ha ricordato che «il porto si sta preparando alle nuove sfide del mercato internazionale con un cospicuo piano di ammodernamento e potenziamento delle sue infrastrutture in corso di attuazione». In questi giorni sono stati aperti i cantieri del progetto di sistemazione della banchina Calata Villa del Popolo, destinata alle riparazioni navali, del costo di 4 miliardi e 100 milioni di lire e del progetto di sistemazione della banchina Vittorio Emanuele, sempre destinata alle riparazioni navali, del costo di 2 miliardi e 200 milioni di lire. Per i progetti di allungamento e consolidamento dei moli Bausan, Flavio Gioia e Immacolatella Vecchia sono stati intanto aggiudicati i lavori e i cantieri saranno aperti nelle prossime settimane, così come per il progetto di tombamento dell'Alveo Pollena. Questi interventi prevedono un investimento complessivo di 56 miliardi di lire.
«Ci attende - ha detto Nerli - un periodo di disagi, perché il porto sarà un cantiere da oriente ad occidente. Il nostro impegno sarà di rendere più breve possibile il disagio, ma sapendo che esso è funzionale alla costruzione di un porto più forte, più efficiente e più competitivo».
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