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I container terminal della P&O Ports reggono bene all'impatto del rallentamento delle economie
Nel 2001 il traffico container è stato di 9,8 milioni di teu (+18,4%). Nel quarto trimestre la crescita è stata del 9%
17 gennaio 2002
Continua la crescita dell'attività di movimentazione container nei terminal gestiti dalla P&O Ports, uno dei leader mondiali del settore. Nel 2001 il traffico è ammontato a 9.812.000 teu, con un incremento del 18,4% rispetto all'anno precedente. Il 9% della crescita è stata generata dall'aumento dell'attività nei terminal gestiti dal gruppo già prima del 2001, mentre la quota restante di aumento del traffico è stata determinata da nuove acquisizioni. Nel quarto trimestre del 2001 l'incremento è risultato meno sostenuto rispetto all'intero anno: +9%, con un 7% di crescita organica e la quota rimanente determinata da nuove acquisizioni.
Oggi il gruppo britannico P&O, a cui fa capo la società terminalista australiana, ha sottolineato che tali risultati sono particolarmente significativi se confrontati con i tassi di crescita mostrati dall'industria del trasporto container. «Ad esempio - è stato spiegato - un recente studio sulla movimentazione container mondiale della Drewry Shipping Consultants stima per il 2001 un incremento complessivo dei volumi del solo 4,1% nel quarto trimestre e del 4,3% nell'intero anno».
P&O ritiene che il rallentamento del traffico verificatosi nell'ultima parte dell'anno proseguirà anche nel primo trimestre del 2002, mentre un'inversione di tendenza potrà registrarsi nel terzo trimestre di quest'anno, «dopodiché è atteso il ritorno di una forte crescita ad un tasso un poco inferiore rispetto a quello che ha caratterizzato l'industria negli scorsi anni»
Nel 2001 l'attività dei container terminal in Asia ha risentito, soprattutto nell'ultima parte dell'anno, dell'indebolimento dell'economia mondiale, con una riduzione della crescita dei traffici degli impianti dell'Asia orientale determinata dal calo dei volumi sulle rotte transpacifiche, ma è stata ovviamente influenzata negativamente anche dalle tensioni internazionali ingeneratesi nell'Asia sud-occidentale dopo l'11 settembre.
P&O ha invece annunciato che l'attività negli Stati Uniti non ha risentito della flessione dell'economia, mentre altrettanto non è accaduto in Argentina, dove la crisi politico-economica ha provocato un impatto negativo sull'attività della filiale Terminales Rio de la Plata (TRP).
In Europa - ha specificato il gruppo britannico - la crescita è stata determinata principalmente dal nuovo container terminal di Anversa, che è stato acquisito nel 2000 e che è ora pienamente operativo.
In calo è invece risultata l'attività in Australia, in particolare nel porto di Sydney.
P&O Ports Movimentazione container in migliaia di teu
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