Il trend negativo dei traffici containerizzati nel porto di Singapore, innescato dal trasferimento dei servizi della Maersk Sealand nel vicino hub di Tanjung Pelepas, ha intaccato la leadership nel sud-est asiatico della PSA Corporation. La supremazia del gruppo di Singapore, che gestisce le principali banchine della città-stato, è stata messa ulteriormente in discussione dalla disaffezione manifestata da altre compagnie di navigazione, intenzionate a spostare le proprie linee in altri porti della regione che si sono posti in aperta competizione con Singapore.
L'annuncio della COSCO Container Lines (Coscon), che prevede di incrementare del 20% il volume di transhipment effettuato attraverso Singapore nei prossimi dieci anni, è quindi .
Nel corso del suo intervento in occasione del viaggio inaugurale della portacontainer COSCO Singapore, che è stato festeggiato ieri nel Pasir Panjang Terminal del gruppo PSA, il deputy managing director della Coscon, Chen Jingde, ha detto che la compagnia intende portare il proprio traffico container di transhipment svolto a Singapore dai circa 250.000 teu del 2000 a 300.000 entro un decennio. L'incremento - ha specificato Jingde - sarà determinato anche con l'aggiunta di nuovi servizi intra-asiatici.
Nello scorso ottobre la compagnia cinese ha confermato la sua fiducia nei servizi offerti dalla PSA firmando un Virtual Terminal Agreement con il gruppo di Singapore (inforMARE del 19 ottobre 2001). «Abbiamo un accordo a lungo termine, un'intesa di dieci anni con la PSA - ha confermato Jingde - e non prenderemo in considerazione la possibilità di andare in altri porti». |
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