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Una delegazione del governo egiziano a Genova per discutere di riparazioni navali, formazione portuale e traffici crocieristici
Prevista la costituzione di un comitato permanente di informazione su temi del trasporto
9 maggio 2002
Una delegazione del governo egiziano, guidata dal vice ministro dei Trasporti con delega alla Navigazione, ammiraglio Essam El-Deen, ha incontrato oggi a Palazzo San Giorgio i vertici dell'Autorità Portuale di Genova. Il meeting è stato incentrato sui temi delle riparazioni navali, della formazione in campo portuale e del traffico passeggeri, già trattati nel precedente incontro avvenuto al Cairo, ma anche - ha precisato il presidente dell'authority portuale genovese, Giuliano Gallanti, nel corso della conferenza stampa che è seguita all'incontro - sulla sensibilizzazione reciproca in merito ad aspetti che coinvolgono entrambi i Paesi, come «la determinazione di tasse portuali con carattere di reciprocità tra i porti egiziani e quelli italiani». «L'idea - ha detto Gallanti - è di costituire un comitato permanente di informazione, con il coinvolgimento delle università di Genova e di Alessandria, su temi specifici, ad esempio quello della sicurezza».
E' intanto in programma per la prossima settimana una visita di una delegazione genovese al cantiere navale di Alessandria, per verificare le possibilità di stabilire un'alleanza nel campo delle riparazioni che potrà sfociare anche nella partecipazione congiunta tra imprese egiziane e genovesi a gare sul mercato internazionale.
Un'altra collaborazione è già stata inoltre avviata in vista della modernizzazione del terminal crocieristico di Alessandria e del riassetto del waterfront portuale, che comporta un investimento di 120 milioni di dollari. L'iniziativa vede il coinvolgimento della Finporto, controllata dall'ente di Palazzo San Giorgio, come capofila di un pool di banche e della Stazioni Marittime quale consulente tecnico-progettuale.
Altro tema di attualità, peraltro non affrontato nel corso dell'incontro, è quello del superbacino galleggiante che il porto di Genova intende acquisire in Egitto. Si parla da mesi di un bacino situato a Suez adatto alle esigenze dello scalo ligure. Le trattative per l'acquisto non sono però ancora state avviate. Lo ha confermato oggi l'amministratore delegato dell'ente bacini, Francesco Ciccolo, che ha preannunciato per la prossima settimana la missione di un team genovese a Suez per verificare lo stato del bacino. Se il test sarà positivo si potrà passare alle trattative con i proprietari (Suez Canal Authority e gruppo danese Maersk). Il bacino - ha detto Ciccolo - è lungo 300 metri, largo 70 metri, ha una larghezza interna di 55 metri e può sollevare navi di 55.000 tonnellate.
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