E' partita oggi a Genova la fase operativa del progetto Reost sulla sicurezza ferroviaria. Scopo dell'iniziativa è di sviluppare ed implementare un sistema di identificazione ottica che permetta, anche di notte, di vedere e riconoscere un ostacolo sui binari da una distanza di 1.500 metri, "suggerendo" poi le possibili azioni da intraprendere, avvisando il macchinista, oppure intervenendo direttamente in automatico, bloccando il convoglio. Il tutto in meno di 12 secondi, per permettere di far fronte al problema ben prima che diventi un'emergenza. Obiettivo è di ridurre il numero dei deragliamenti e degli incidenti ferroviari di una quota oscillante tra il 50% ed il 70%.
Per realizzare questo progetto di ricerca, co-finanziato dall'Unione Europea, si è creato un partenariato internazionale, guidato dalla genovese Sciro, presieduta da Beppe Sciutto, che comprende il DIE (Dipartimento di Ingegneria Elettrica - Università di Genova), TLC Tecnosistemi (Svizzera), Proceed (Israele), Centro Ricerche FIAT (Italia), Huber Arie (Israele) e le Ferrovie israeliane.
Secondo le previsioni il progetto Reost, che ha un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, diverrà una realtà tangibile per la fine di settembre 2004.
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