Le vie per utilizzare l'Adriatico come "autostrada del mare" sono tutte da percorrere, almeno per gli armatori italiani. Sono infatti solo due - l'Adriatica di Navigazione e il gruppo Grimaldi di Napoli - le società armatoriali italiane che operano in Adriatico in questo segmento del mercato marittimo, come evidenziano le schede sui servizi ro-ro, tutto merci o misto merci, distribuite nel corso del convegno "Autostrade del Mare: opportunità per l'Adriatico", che si è svolto venerdì scorso a Venezia.
Nel suo intervento alla manifestazione Giovanni Montanari, presidente di Confitarma, ha ribadito l'impegno della flotta italiana nel settore dello short sea shipping. Il leader degli armatori ha sottolineato però che l'armamento italiano potrà continuare a competere con le imprese europee solo se saranno introdotte anche in Italia quelle misure agevolative già presenti in altri Paesi UE.
Partecipando al meeting, Alain Baron, rappresentante della Commissione Europea - direzione Reti Tens, ha dato informazioni pratiche sugli strumenti finanziari a disposizione dello sviluppo dello short sea shipping in ambito europeo e nello specifico per l'area adriatica, mentre il presidente dell'Ufficio francese di Promozione dello Short Sea Shipping, André Graillot, ha parlato delle problematiche del valico alpino e della cooperazione tra l'autotrasporto italiano e francese. Il presidente dell'Ufficio di Promozione dello Short Sea Shipping - Italia, Umberto Masucci, ha auspicato che il processo decisionale delle aziende di autotrasporto e dei caricatori tenga maggiormente in considerazione la modalità marittima, che risulta una scelta necessaria ma anche fortemente conveniente.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri il segretario generale di Assoporti, Luigi Robba, e il presidente di Fedarlinea, Giuseppe Ravera.
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