E' positivo - secondo l'autorità federale elvetica - il bilancio dell'applicazione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), che è stata introdotta oltre un anno fa. Il sistema - ha precisato l'esecutivo svizzero - ha determinato una diminuzione del traffico merci sulle strade e il modello svizzero è stato accolto con favore in tutta Europa, come ha dimostrato una conferenza organizzata ieri a Berna dall'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e come ha dimostrato il fatto che l'esempio della Svizzera sia stato seguito da altre due nazioni europee, la Germania e l'Austria, che hanno anch'esse deciso di adottare una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni.
La TTPCP è stata introdotta all'inizio del 2001. Dall'anno scorso i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate adibiti al trasporto di merci non vengono più tassati in modo forfetario, ma in funzione del chilometraggio, del peso totale ammesso e dell'emissione di sostanze nocive.
Obiettivo della TTPCP è di trasferire dalla strada alla ferrovia il maggior numero possibile di camion e di addebitare a chi li causa i costi non coperti del traffico pesante (pari a più di un miliardo di franchi svizzeri all'anno).
Gli effetti della nuova tassa, esaminati costantemente dall'Ufficio federale della pianificazione territoriale, sono stati giudicati positivi. Il primo bilancio ha messo in evidenza che, contrariamente ai timori espressi dagli autotrasportatori, l'introduzione della tassa è avvenuta senza particolari problemi. Il fatto di applicare aliquote diverse a seconda delle emissioni nocive dei veicoli - ha precisato il governo elvetico - ha condotto a un rinnovo radicale del parco veicoli, con ricadute positive sull'ambiente. E' risultato inoltre contenuto l'aumento dei prezzi che, secondo l'Ufficio federale di statistica, sono cresciuti al massimo dello 0,1% dall'introduzione della TTPCP.
I proventi della tassa sono stati pari a circa 750 milioni di franchi. Due terzi del gettito sono destinati alle infrastrutture del trasporto pubblico, in particolare alla NFTA (Nuova Ferrovia Transalpina Svizzera), per consentire un ulteriormente trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia.
L'autorità federale ha inoltre rilevato come, prima dell'introduzione della tassa, l'aumento annuale del numero di veicoli pesanti presenti sulle strade elvetiche fosse attestato sul 7% circa, mentre nel 2001 - con l'introduzione della TTPCP - vi è stato un calo pari al 5% circa. Ciò però non ha determinato un incremento del volume di merci trasportate su rotaia. Tale tendenza - ha infatti precisato l'esecutivo - non è dovuta al trasferimento delle merci su rotaia, quanto piuttosto all'aumento della produttività nel trasporto merci stradale: da una parte gli autotrasportatori cercano, per quanto possibile, di evitare le corse a vuoto, dall'altra l'introduzione di limiti di peso superiori consente di sfruttare meglio i veicoli. Le ferrovie elvetiche - ha spiegato il governo - si attendono un trasferimento più massiccio delle merci sulla rotaia a partire dal 2005, anno in cui l'effetto della TTPCP inizierà a compensare la maggiore produttività del trasporto stradale grazie all'aumento a 2,5 centesimi per tonnellata/chilometro.
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