La Commissione Europea ha allo studio misure per sostenere l'industria armatoriale europea. Lo ha detto oggi il vicepresidente dell'esecutivo europeo e commissario ai Trasporti e all'Energia, Loyola de Palacio, partecipando alla giornata conclusiva della sessione plenaria del Maritime Industries Forum (MIF), che si è svolta nelle sale di Castel dell'Ovo a Napoli. Gli aiuti - ha precisato la de Palacio - potranno essere concessi sotto forma di incentivi fiscali. Obiettivo degli interventi è di favorire il rientro delle flotte sotto le bandiere europee e di favorire il trasporto marittimo, settore strategico per lo sviluppo europeo.
Altrettanto importante - ha detto il vicepresidente della Commissione - è lo sviluppo del cabotaggio, in vista di un notevole incremento della domanda di trasporto merci, che nel 2010 sarà superiore del 40% rispetto al 1998, e come alternativa al trasporto terrestre. Per questo - ha aggiunto - il governo europeo sostiene lo sviluppo delle "autostrade del mare" e la liberalizzazione dei servizi nei porti europei.
Nel suo intervento anche il ministro italiano delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, ha evidenziato la necessità di puntare sulle autostrade del mare, sottolineando però l'esigenza di potenziare i collegamenti dei porti con le reti ferroviarie ed autostradali per favorire il successo del trasporto cabotiero. In merito alle misure per sostenere lo sviluppo delle autostrade del mare, Lunardi ha assicurato l'inserimento dei fondi a copertura degli sgravi contributivi al cabotaggio nel maxi emendamento alla legge finanziaria che sarà presentato al Parlamento.
Nel corso della sessione il Maritime Industries Forum, che è presieduto congiuntamente da Emanuele Grimaldi, presidente dell'associazione degli armatori europei (ECSA), e da J.J.C.M. van Dooremalen, presidente dell'associazione dei cantieri navali europei (CESA), ha presentato alla Commissione Europea e ai governi degli Stati membri le raccomandazioni adottate, nel rapporto finale, specificando le azioni da adottare riguardo ai trasporti, alle risorse umane e alla cantieristica.
In particolare Emanuele Grimaldi - precisa una nota della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) - ha evidenziato come, malgrado la fase congiunturale sfavorevole, la flotta registrata nei Paesi dello Spazio Economico Europeo, ha registrato una crescita del 3,25%, e complessivamente ha raggiunto il 41% della flotta mondiale. Pertanto, anche se la fase di declino della flotta europea registrata negli anni 1980-1990 sembra conclusa, il MIF ha raccomandato alla Commissione di adottare un nuovo regime per incentivare gli investimenti.
Emanuele Grimaldi ha evidenziato inoltre come in Italia si stenti ad applicare le linee guida del 1997: la "tonnage-tax" non trova ancora attuazione, mentre gli sgravi contributivi trovano ogni anno difficoltà ad essere riconfermati.
Inoltre il Forum ha rilevato la positiva evoluzione in Europa dello short-sea-.shipping, che in dieci anni è cresciuto dell'8% raggiungendo il 43% delle tonnellate-chilometro prodotte in Europa. E' stata poi evidenziata l'importanza della tendenza delle attività marittime europee a riunirsi in cluster nazionali.
Il Maritime Industries Forum è formato da rappresentanti delle associazioni industriali europee, degli Stati membri dell'UE e dello Spazio Economico Europeo (Islanda e Norvegia), delle istituzioni europee e da esperti del settore marittimo.