Lunedì prossimo, nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle ore 11.00 presso la Capitaneria di Porto di Genova, sarà presentato il libro "Né in terra né in mare - Navi sequestrate" del giovane fotografo Stefano Schirato. Il volume, edito da Silvana Editoriale, documenta attraverso 60 immagini in bianco e nero due anni di lavoro svolto in vari porti italiani (Genova, Marghera, Trieste, Ravenna) e a bordo di numerose navi poste sotto sequestro.
Nel corso dell'incontro si parlerà della storia delle navi
Aiud,
Frunzanesti,
Odessa e
City of Verginia, unità per lo più provenienti dall'est europeo e sequestrate in porti occidentali. «Quella delle navi abbandonate e degli equipaggi dimenticati, vittime di armatori senza scrupoli o di compagnie di Stato cariche di debiti - ha ricordato la Capitaneria di Porto di Genova - è una realtà sempre più drammatica. Si chiama "dismissione di navi e di equipaggi a costo zero": i creditori fanno porre sotto sequestro le navi, gli equipaggi vengono, in pratica, segregati a bordo, senza permesso di sbarco, senza stipendio, senza viveri. A volte sono gli stessi marittimi che, non percependo da mesi gli stipendi, si rivolgono all'ITF (il sindacato che tutela i loro diritti) e chiedono il sequestro cautelativo: l'obiettivo è quello di mettere alle strette l'armatore affinché paghi il dovuto. Il più delle volte l'equipaggio, nella speranza di recuperare i salari arretrati e ricominciare a lavorare con un altro armatore, attende che la nave sequestrata venga messa all'asta e venduta. L'attesa, però, può essere di mesi e a volte di anni».
Il reportage di Schirato trae ispirazione dal film "La leggenda del pianista sull'oceano" di Giuseppe Tornatore, regista che ha firmato l'introduzione al volume, dove il protagonista non scende mai dalla nave dove era nato.
Alla conferenza stampa di lunedì prossimo, oltre all'autore del libro, interverranno l'ammiraglio Raimondo Pollastrini, direttore marittimo della Liguria e comandante della Capitaneria di Porto di Genova, monsignor Luigi Petris, direttore generale di Migrantes, e don Giacomo Martino, direttore nazionale dell'Apostolato del Mare.