Stamane alle 10.00 il presidente uscente dell'Autorità Portuale di Livorno, Nereo Marcucci, dopo due mandati consecutivi, ha consegnato l'ente portuale a Bruno Lenzi, nominato ieri alla guida del porto con un decreto di commissariamento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi. Lenzi è presidente della Porto di Livorno 2000 Srl, società che gestisce il terminal passeggeri di Livorno.
Marcucci non ha nascosto il suo disappunto: «sono profondamente amareggiato - ha detto - di dover consegnare l'Autorità Portuale a seguito di un decreto di commissariamento. Questa amarezza è tuttavia mitigata dal fatto che sia stata scelta una persona indicata per ben due volte, all'unanimità, dalle categorie economiche. E' di tutta evidenza che se fosse stato designato anche dalle istituzioni, oggi il porto di Livorno non avrebbe un commissario, ma un presidente».
«La mia nomina - ha commentato Lenzi - è un'apertura verso le categorie economiche di questa città, che mi hanno fortemente voluto. Non posso non evidenziare il ruolo fondamentale che hanno giocato in questa vicenda la Camera di Commercio». Il neo commissario ha auspicato che il porto possa avere al più presto un presidente e che quindi si possa giungere ad un accordo con gli enti locali, così come previsto dalla legge.
Sulla decisione del governo di commissariare l'Autorità Portuale di Livorno ha espresso un giudizio di forte preoccupazione Francesco Nerli, presidente onorario di Assoporti e presidente dell'Autorità Portuale di Napoli. «Aver nominato commissario un membro della terna indicata dagli enti locali e dalla Camera di Commercio, sulla quale non vi è stato il concerto con il presidente della Regione - ha osservato Nerli - è una palese violazione delle procedure previste dalla legge n. 84 del '94». Nerli ha detto che chiederà ad Assoporti di prendere posizione su un atteggiamento del governo che, sempre più palesemente - ha sottolineato - si manifesta come una vera e propria controriforma del sistema portuale italiano.