L'ultima riunione del Comitato Portuale di Genova prima della pausa estiva, svoltasi oggi, doveva essere decisiva per le sorti del terminal Multipurpose, le cui chiavi devono essere consegnate dalla Compagnia Unica ai nuovi concessionari dell'area. Oggi la Compagnia Unica e i gruppi Messina, Grimaldi, Scerni, Spinelli e Cosulich avrebbero dovuto siglare un'intesa alla quale si lavora da mesi. Invece l'argomento non era neppure all'ordine del giorno. L'apposita riunione tenutasi ieri nella sede dell'Autorità Portuale è infatti terminata nuovamente con una fumata nera. E' stata messa nel cassetto anche la proposta di revoca dell'attuale concessione del Multipurpose, che non è stata sottoposta all'esame del Comitato Portuale. Tale azione rischierebbe di compromettere i sempre precari equilibri che consentono di non far riesplodere vecchie confllittualità sulle banchine genovesi. La vicenda Multipurpose è legata a doppio filo al patto sul lavoro siglato dagli operatori del porto di Genova e un mancato accordo lo farebbe saltare, riaccendendo la miccia tuttora collegata alla questione del lavoro portuale.
La riunione odierna del Comitato Portuale è stata invece incentrata su un argomento altrettanto importante: il distripark di Cornigliano. E' stata approvata la bozza dell'accordo sul distripark che l'Autorità Portuale stipulerà con la Società per Cornigliano Spa. L'intesa definisce la dimensione e la configurazione delle aree da destinare a distripark, l'individuazione delle tipologie di attività insediabili, la quantificazione dei fondi da richiedere al ministero competente per un'adeguata infrastrutturazione dell'area, la definizione delle modalità secondo cui la Società per Cornigliano metterà a disposizione dell'authority portuale le aree del distripark, l'indicazione del numero degli occupati in esubero dalla società siderurgica Ilva e da rioccupare nel distripark, i tempi e le modalità per la rinuncia al ricorso al Tar della Liguria presentato dall'Autorità Portuale sulla delimitazione delle banchine.
Per quel che riguarda le dimensioni complessive dell'area - ha spiegato l'Autorità Portuale - la convenzione le fissa in 255.000 metri quadrati, superfici implementabili di ulteriori 18.000 metri quadrati in relazione ad una verificata maggiore redditività della funzione portuale rispetto a destinazioni produttive alternative. Sull'individuazione delle attività insediabili nel distripark, la convenzione prevede che accanto alle tradizionali funzioni di riempimento e svuotamento contenitori, di custodia e distribuzione delle merci, trovino spazio attività di lavorazione e trasformazione nonché una serie di servizi complementari dalle officine di assistenza ai mezzi a show room ed uffici vendita, sul modello di quanto avviene oggi nelle maggiori realtà portuali europee.
Per far fronte all'infrastrutturazione del distripark, che comprende sia le opere di base - come ad esempio la viabilità - che l'edificazione dei magazzini, viene individuata una cifra che ammonta a 70 milioni di euro. A questo proposito - ha sottolineato l'ente di Palazzo San Giorgio - l'Autorità Portuale rimane in attesa di un provvedimento ministeriale che impegni i fondi necessari. Circa le modalità con cui le aree del distripark verranno messe a disposizione dell'authority portuale, la convenzione prevede che venga costituito a favore dell'Autorità Portuale un diritto di usufrutto sull'intera area nonché un diritto di superficie in relazione alle edificazioni che verranno realizzate. A fronte della costituzione di tale diritto di superficie, della durata di 30 anni, l'Autorità Portuale riconoscerà al proprietario delle aree una quota dell'utile che deriverà dalla gestione del distripark, quota calcolata in proporzione agli investimenti realizzati nelle aree dalla Società per Cornigliano e dalla stessa Autorità Portuale.
In merito al ritiro del ricorso al Tar sulla delimitazione delle banchine, l'Autorità Portuale ha ribadito che rinuncerà al ricorso solo quando il ministero competente adotterà specifici provvedimenti sui fondi necessari all'infrastrutturazione del distripark.
Sul punto dell'occupazione il Comitato Portuale, all'unanimità, ha assunto l'impegno a rivedere le clausole della convenzione per adeguarle agli accordi sindacali che dovranno intervenire anche a livello nazionale.
Nel corso della riunione odierna il Comitato Portuale ha approvato anche il programma dell'Autorità Portuale per il raggiungimento della certificazione ISO 14001 per il proprio sistema
di Gestione Ambientale.
E' stato inoltre approvato a maggioranza il riassetto organizzativo dell'Autorità Portuale.
Infine il presidente dell'authority portuale, Giuliano Gallanti, ha ragguagliato il Comitato sul progetto del tunnel stradale subportuale, sul quale l'assise portuale dovrà infatti esprimere un parere nell'ambito della procedura di approvazione del progetto. Il tunnel costituisce il completamento del nodo ferroviario di San Benigno ed è compreso tra le opere che costituiscono il nodo autostradale di Genova.