La strada per il rinnovo dell'Accordo Nazionale Trasporto Contenitori è ancora in salita. Nei giorni scorsi è fallito l'incontro tra le associazioni dell'utenza e quelle dell'autotrasporto tenutosi presso la sede genovese di Confitarma.
La trattativa - hanno affermato le associazioni dell'utenza - si è interrotta in quanto le associazioni dell'autotrasporto non hanno ritenuto soddisfacenti le aperture avanzate dall'utenza relativamente alle richieste presentate dalle associazioni dei vettori.
Oggi in una nota le associazioni dell'utenza hanno voluto precisare che «l'Accordo Nazionale Trasporto Contenitori ha la sua naturale scadenza il 31 dicembre 2003 in quanto lo stesso non è stato disdetto dalle parti firmatarie» e che «la struttura delle tariffe stabilita dall'accordo, in corso di validità, tiene conto di tutti i costi dell'autotrasporto compresi i costi del personale e delle relative ore di guida».
Le associazioni dell'utenza hanno inoltre sottolineato di aver «accettato la richiesta delle associazioni dell'autotrasporto a mantenere in vigore per il futuro un accordo settoriale di riferimento nonostante l'evoluzione in atto che va verso una situazione di liberalizzazione normativa e tariffaria». «Il Comitato Centrale dell'Albo - hanno ricordato - ha rilevato per il periodo novembre 1999 - giugno 2002 un aumento dei costi del trasporto pari al 9,74%, percentuale tra l'altro non ancora riconosciuta dal governo. Considerato che l'utenza aveva concesso un aumento tariffario pari al 5% a partire dal 1' marzo 2001, nel corso dell'incontro, l'utenza stessa, aveva dato la disponibilità a riconoscere un ulteriore immediato aumento del 4,74%, a partire dal 1' ottobre 2003».
«L'utenza - hanno concluso - pur avendo manifestato in maniera tangibile la propria disponibilità per trovare una soluzione positiva alla trattativa in corso, ha sottolineato l'impossibilità ad accettare una proposta dell'autotrasporto che richiede aumenti delle tariffe notevolmente superiori e difficilmente sostenibili».