La Regione Friuli-Venezia Giulia auspica che la guida della società terminalista Trieste International Container Terminal (TICT), che gestisce il container terminal al Molo VII del porto di Trieste, sia assunta dalla compagnia di navigazione Lloyd Triestino, passata nel 1998 dal gruppo italiano Finmare a quello taiwanese Evergreen.
Partecipando all'odierna riunione del Comitato Portuale di Trieste l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti del Friuli-Venezia Giulia, Lodovico Sonego, ha detto che «la Regione valuta positivamente l'ipotesi che la compagnia di navigazione Lloyd Triestino possa entrare nella composizione sociale di TICT Spa e possa assumerne la leadership imprenditoriale, pur mantenendo una forte intesa di partenariato con Luka Koper. Il calo dei traffici del Molo VII è tale da richiedere misure urgenti con l'intervento di protagonisti dello shipping in grado di assumersi l'obiettivo del rilancio dello scalo».
«Lloyd Triestino - ha spiegato Sonego - è un soggetto autorevole che può svolgere la missione in parola e perciò la Regione, nel corso della odierna riunione del Comitato portuale, ha sostenuto la necessità di autorizzare Lloyd Triestino a proseguire e perfezionare le trattative per assumere la guida di TICT Spa».
«Auspico - ha precisato l'assessore - che il Molo VII possa godere al più presto di una conduzione imprenditoriale adeguata per recuperare il mercato perduto nel corso dell'ultimo anno».
Attualmente l'azionariato di Trieste International Container Terminal è composto da Luka Koper (49% del capitale), la società che gestisce il vicino porto di Capodistria, dall'azienda di trasporti Midolini Fratelli Spa (35%), da Adria Distripark (10%), la joint venture 50:50 costituita da Autamarocchi e Luka Koper, e da Impresa Portuale Trieste (6%).
Ricordiamo che nel 2001 il gruppo Evergreen ha fatto dello scalo hub di Taranto il centro di gravitazione dei suoi servizi nell'area adriatica (
inforMARE del
2 luglio 2001).