Nei giorni scorsi European Sea Ports Organisation (ESPO) ha pubblicato una nuova versione del suo Code of Practice ambientale, che aggiorna la prima versione varata nel 1994. Il nuovo documento elenca dieci obiettivi ambientali che devono essere perseguiti dai porti europei.
Nel suo intervento alla presentazione del nuovo codice il capo dell'unità Porti e Short Sea Shipping della DG Tren, Mr Wolfgang Elsner, ha detto che non si possono «chiudere gli occhi di fonte ai crescenti vincoli ambientali imposti ai porti». «Questo Code of Practice - ha aggiunto - sarà uno strumento molto utile per confrontarsi con i porti. La Commissione Europea sostiene notevolmente questa iniziativa e incoraggia gli sforzi, come quello del progetto Ecoports, che il settore portuale europeo sta facendo per migliorare le sue performance ambientali. Porti ambientalmente compatibili costituiranno uno degli elementi più validi per la promozione dello short sea shipping».
European Sea Ports Organisation
Codice di regolamentazione ambientale
I principali obiettivi ambientali che il settore portuale europeo dovrebbe perseguire sono:
- Contribuire allo sviluppo di una catena logistica sostenibile, poiché i porti sono elementi chiave della Rete Trans-Europea di Trasporto (T.E.N.).
- Promuovere la consultazione, il dialogo e la collaborazione tra le amministrazioni portuali ed i soggetti interessati a livello locale (utenti portuali, la collettività, le Organizzazioni non Governative) al fine di facilitare la composizione dei reciproci interessi e la condivisione da parte della comunità locale dei progetti del porto.
- Generare nuove conoscenze e tecnologie al fine di sviluppare tecniche sostenibili che combinino le necessità ambientali e l'efficienza dei costi. Lo scopo è quello di ottenere un'autoregolamentazione e di sviluppare una metodologia proveniente dal basso. Gli strumenti di autoregolamentazione già esistenti, sviluppati dal settore portuale stesso e messi in pratica giornalmente, fungeranno da background da utilizzarsi come base per la linea di condotta ambientale nel caso in cui l'Unione Europea decidesse di emettere dei regolamenti specifici. Questo sistema renderà la legislazione europea più facilmente sostenibile ed applicabile.
- Aumentare la collaborazione tra le amministrazioni portuali nonché facilitare lo scambio di esperienze e l'applicazione delle migliori pratiche in materia ambientale al fine di evitare duplicazioni e permettere alle amministrazioni di condividere i costi delle soluzioni ambientali. In questo senso un notevole contributo alla realizzazione di ciò può essere la partecipazione delle amministrazioni portuali ad un network coordinato dalla Ecoports Foundation. Lo scopo è quello di creare un "level playing field" limitando la possibilità che una scarsa prassi ambientale sia fattore di competizione fra le amministrazioni portuali.
- Aumentare la consapevolezza in materia ambientale ed integrare lo sviluppo sostenibile nelle strategie del porto, incoraggiando le amministrazioni portuali ad elaborare e divulgare una "Strategia ambientale" contenente le proprie strategie ed i metodi di lavoro per il loro perseguimento. Ciò contribuirà a promuovere una responsabilità sociale collettiva nel porto. (corporate social responsibility).
- Incoraggiare le amministrazioni portuali a condurre le opportune valutazioni di impatto ambientale per i progetti portuali e le appropriate valutazioni di impatto ambientale strategiche per i piani di sviluppo dei porti, per valutare, fin dagli inizi, come poterne ridurre gli effetti sull'ambiente.
- Stimolare il continuo miglioramento ambientale del porto e del sistema di gestione ambientale portuale promuovendo l'uso degli strumenti del Environmental Management Information System (per es., la verifica ambientale, il resoconto ambientale, il sistema di gestione ambientale, il sistema decisionale di supporto, sito internet per i visitatori del porto, così come sviluppati dalla Ecoports Foundation).
- Promuovere il monitoraggio, basato sulle performance degli indicatori ambientali, così come raccomandato dall'ESPO Environmental Review del 2001, al fine di misurare obiettivamente i progressi nell'ambito delle pratiche ambientali portuali.
- Promuovere la relazione ambientale come mezzo di comunicazione dei comportamenti eco-compatibili nei confronti sia delle istituzioni europee sia degli interessati, in linea con le raccomandazioni dell'ESPO Environmental Review pubblicato nel 2001.
- Intensificare la comunicazione dei miglioramenti ambientali ottenuti dai porti allo scopo di creare una migliore comprensione del ruolo dei porti e dei loro sforzi per il raggiungimento della sostenibilità.