Ieri mattina la chimichiera
Bow Mariner è esplosa ed affondata a circa 50 miglia al largo della costa della Virginia, mentre era in navigazione verso Texas City. Tre marittimi sono morti e 18 sono dispersi. L'equipaggio era composto da 27 persone, 24 di nazionalità filippina e tre greci. Le ricerche per salvare i 18 marittimi mancanti all'appello sono state sospese ieri notte.
Le cause che hanno determinato l'esplosione e l'incendio della nave non sono ancora state accertate.
La
Bow Mariner, di 39.821 tonnellate di portata lorda, è stata costruita a Spalato nel 1982. L'unità trasportava 11.000 tonnellate di etanolo. La nave, che batteva bandiera di Singapore, era amministrata tecnicamente dalla greca Ceres Hellenic Shipping Enterprises ed era operata commercialmente dalla norvegese Odfjell. «Lo scorso anno
Bow Mariner - ha comunicato ieri Odjell - è stata oggetto di ispezioni periodiche di routine in Nord America. Nessuna deficienza è stata riscontrata nel corso di un'ispezione effettuata a Vancouver. Nell'ultima ispezione avvenuta a Filadelfia in ottobre sono state rilevate cinque deficienze insignificanti. Si è posto immediatamente rimedio a queste deficienze e la nave è partita senza alcun ritardo. Anche la società di classificazione Det Norske Veritas ha compiuto ispezioni periodiche di routine. I record di classe sono intonsi, senza alcun rilievo di classe accertato». Ceres Hellenic ha confermato l'esito positivo delle ispezioni a cui è stata sottoposta la nave.