Nel 2003 il traffico crocieristico nei porti italiani ha superato i quattro milioni di unità. Lo ha detto il presidente di Cemar, Sergio Senesi, intervenendo al convegno "Il porto crocieristico: la nuova porta a mare" svoltosi venerdì scorso al Terminal Crociere di Livorno. Secondo i dati raccolti dall'agenzia di Senesi il traffico è stato di 4.062.000 passeggeri e 3.145 toccate nave.
Prima dell'inizio delle crisi che hanno colpito le compagnie Festival Crociere e Royal Olympic, Cemar prevedeva che nel 2004 il traffico crocieristico nei porti italiani sarebbe salito a 4.615.000 passeggeri con 3.533 toccate nave (+13%). Il pronostico ridimensionato, che non comprende l'eventuale riposizionamento delle navi delle compagnie in crisi - ha spiegato Senesi - prevede per il 2004 solo 3.165 le toccate nei porti italiani effettuate da 119 navi con i colori di 59 compagnie di navigazione e 4.175.000 i passeggeri movimentati. Rimane comunque un buon risultato - ha osservato - su cui incide la previsione del noleggio di molte navi in vista delle Olimpiadi di Atene della prossima estate. Sembrerebbe, quindi, che non sussistano difficoltà - ha precisato - ma in realtà la crisi c'è. Se per l'economia bastasse riempire le navi, non ci sarebbero problemi. La difficoltà sarà però ottimizzare la quota passeggeri proponendo prezzi competitivi, riuscendo ad avere un margine di guadagno che abbia un riscontro non solo per statistica. Già dallo scorso anno è stato, infatti, riscontrato il calo di alcuni servizi venduti a bordo, a incominciare dalle escursioni, il principale revenue delle compagnie (per alcune fino al -40%).
Per quanto riguarda la nazionalità dei passeggeri, Cemar segnala il forte aumento degli spagnoli movimentati nel 2003 (423.000, +28%) a cui fa fronte la diminuzione dei passeggeri inglesi (506.000, -14%), mentre rimangono stazionari i tedeschi (140.000).
Circa l'interesse per le destinazioni italiane, nel 2004 - secondo Cemar - si riconfermeranno i porti leader, ma si segnalano alcune variazioni riguardanti il movimento dei passeggeri. Sarà Civitavecchia il primo porto della penisola, sia per numero di approdi che per numero di passeggeri (680.000 pax). Inizialmente - ha spiegato l'agenzia marittima - era Venezia in pole-position, ma dopo le recenti crisi del gruppo Festival e Royal Olympic è scesa al secondo posto con circa 670.000 croceristi movimentati; a questi però devono essere aggiunti i circa 12.000 passeggeri destinati alla navigazione fluviale. Seguono Napoli, con 630.000 passeggeri, e Savona con 550.000 (a seguito del trasferimento di Costa Crociere al nuovo terminal). A Livorno sono circa 390.000 i passeggeri previsti, mentre Genova, città che ha maggiormente risentito della crisi delle compagnie oltre che del trasferimento nella vicina Savona della flotta di Costa Crociere, raggiungerà nel 2004 i 250.000 passeggeri movimentati. Seguono a ruota: Bari con 180.000 Messina con 160.000, Palermo con 140.000.
Tra i porti turistici Cemar segnala le previsioni di incremento per Portofino e Santa Margherita Ligure, che insieme raggiungono 80.000 passeggeri movimentati con oltre 140 approdi; a seguire Giardini Naxos con 50.000, Cagliari con 45.000, Sorrento con 40.000 e Capri con 20.000 passeggeri.