Stamani, nella sala del Capitano del Popolo di Palazzo San Giorgio, si è svolta la cerimonia di saluto a Fabio Capocaccia, segretario generale dell'Autorità Portuale di Genova, che ha lasciato il suo incarico essendo trascorso il periodo massimo di due mandati. La sala del palazzo dell'authority portuale era gremita dai rappresentanti del Comitato Portuale e della Commissione consultiva.
All'incontro erano presenti i recenti presidenti e segretari generali dell'Autorità Portuale. Hanno salutato Capocaccia, oltre al nuovo presidente dell'authority, Giovanni Novi, i past president Roberto D'Alessandro e Giuliano Gallanti. Ripercorrendo le fasi salienti della sua lunga permanenza ai vertici dell'ente portuale genovese, Capocaccia ha rievocato l'epoca in cui - all'inizio della sua esperienza all'allora Consorzio Autonomo del Porto - le proposte del team che guidava gestione del porto, raccolte nei "libri blu" presentati il 31 maggio 1984, erano accolte con scetticismo. Allora - ha rammentato - era in voga l'equazione «D'Alessandro boys uguale pazzi", mentre invece le previsioni di allora - ha sottolineato - si sono avverate.
Capocaccia ha ricordato la sua significativa esperienza quale commissario del Consorzio Autonomo e i suoi rapporti con gli ex presidenti dell'authority portuale Rinaldo Magnani («il buon senso fatto persona") e Giuliano Gallanti («da cui abbiamo imparato il rigore amministrativo").