Oggi a Lussemburgo, in occasione della riunione dei ministri UE dei Trasporti, il vicepresidente dell'Unione Europea, Loyola de Palacio, responsabile dei settori Energia e Trasporti, e numerosi ministri e rappresentanti delle nazioni del Balcani occidentali hanno siglato un memorandum of understanding sullo sviluppo della rete regionale europea dei trasporti nei Balcani occidentali.
Le nazioni interessate dall'accordo sono: Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia e Serbia Montenegro (incluso il Kosovo).
L'intesa dà il via ad un nuovo programma di infrastrutturazione che prevede la realizzazione di 4.300 chilometri di linee ferroviarie e 6.000 chilometri di arterie stradali nelle nazioni balcaniche. Il MoU identifica 17 progetti prioritari che riguardano ferrovie, strade, aeroporti, i porti di Rijeka, Spalato, Dubrovnik, Nis, Durazzo e Vlore e le vie d'acqua interne, inclusi i fiumi Danubio e Sava.
L'investimento necessario per realizzare la nuova rete infrastrutturale è stato stimato in oltre 16 miliardi di euro.
Il costo per realizzare i 17 progetti prioritari è stato previsto in circa 650 milioni di euro. Questi progetti comprendono la realizzazione del ponte ferroviario di Zezlj a Novi Sad (Serbia Montenegro), l'aeroporto di Skopje (Macedonia), il porto di Durazzo (Albania), l'arteria stradale Banja Luka - Gradiska (Bosnia Erzegovina) e la linea ferroviaria Moravice - Spajane (Croazia).