Nel primo trimestre di quest'anno le compagnie crocieristiche che fanno capo alla Cruise Lines International Association (CLIA) hanno trasportato 2.419.921 passeggeri, con un incremento del 9,13% rispetto allo stesso periodo del 2003. I passeggeri nordamericani sono stati 2.071.797 unità, con una crescita del 6,8% rispetto a 1.939.841 unità nel primo trimestre dello scorso anno, mentre i passeggeri provenienti da altre aree mondiali sono stati 348.124 unità (+25,42%).
Nei primi tre mesi del 2004 le compagnie della CLIA hanno registrato complessivamente un fattore di occupazione del 103,3% - con un incremento di due punti percentuali rispetto al 101,3% totalizzato nel primo trimestre dello scorso anno - nonostante le compagnie della CLIA abbiano messo in campo un consistente incremento della capacità della flotta, cresciuto del 6,82% a 16.533.133 giorni-letto nel primo trimestre di quest'anno, contro 15.496.319 nei primi tre mesi del 2003.
È inoltre notevolmente cresciuto il numero di crocieristi che hanno scelto itinerari di maggiore durata: nel primo trimestre 2004 le crociere da 9 a 17 giorni hanno totalizzato 277.743 passeggeri, con un incremento del 25,6% rispetto ai 221.078 dell'anno precedente. Gli itinerari da sei ad otto giorni hanno registrato una crescita del 7,74% a 1.160.448 passeggeri, mentre quelli da uno a cinque giorni hanno mostrato una flessione dell'1,3% a 623.575 passeggeri.
Complessivamente è risultata tuttavia inferiore la durata media delle crociere: nel primo trimestre di quest'anno è stata di 7,09 giorni contro 7,16 giorni nei primi tre mesi del 2003.
Alla CLIA sono associate le compagnie Carnival Cruise Lines, Celebrity Cruises, Costa Crociere, Crystal Cruises, Cunard Line, Disney Cruise Line, Holland America Line, MSC Crociere, Norwegian Coastal Voyage/Bergen Line Services, Norwegian Cruise Line, Oceania Cruise, Orient Lines, Princess Cruises, Radisson Seven Seas Cruises, Royal Caribbean International, Silversea Cruises, Swan Hellenic e Yachts of Seabourn. Queste compagnie rappresentano oltre il 95% della capacità della flotta commercializzata per il Nord America.