Oggi le autorità genovesi hanno chiesto al pool di banche interessate al fallimento della compagnia crocieristica Festival «di non assumere iniziative tendenti a limitare e/o revocare le linee di credito attualmente in essere in capo alle imprese di fornitori».
Nella lettera inviata agli istituti di credito - a firma del presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, del sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, del presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, del presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, e del presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi - le istituzioni hanno rilevato che «sarebbe inoltre fortemente auspicabile il rientro dalle esposizioni con lenta gradualità e raitezzato quantificabile in un arco temporale di 3/5 anni, con una sospensione o riduzione dell'addebito degli interessi sugli affidamenti o mutui concessi, per non escludere da questa operazione di salvataggio quelle aziende che non hanno attivato linee di credito ma che soffrono dei mancati incassi dovuti al fallimento e che necessitano di liquidità».
«A sostegno di questa iniziativa - prosegue la missiva - gradiremmo istituire un Tavolo Temporaneo Creditori Festival, in cui privati, istituzioni, banche ed associazioni imprenditoriali possano monitorare il progressivo superamento della crisi e definire insieme le linee di azioni operative. Da questo tavolo potrebbe emergere la possibilità di accedere a fondi e incentivi esistenti che per contiguità possano essere sfruttati per le imprese coinvolte, quanto l'eventuale creazione di un Fondo Straordinario per le Imprese, per l'attuazione del quale potremmo coinvolgere il ministero delle Attività Produttive».
«Questo duplice sforzo - hanno concluso le istituzioni genovesi - permetterebbe a queste aziende, che non hanno alcuna colpa nella crisi della Festival, di sopravvivere e soprattutto di poter continuare nella loro attività, senza indebolire ulteriormente il nostro tessuto economico».