Nel corso dell'assemblea annuale dell'Associazione Nazionale dell'industria Navalmeccanica (Assonave), svoltasi ieri a Roma, il presidente di Assonave, Corrado Antonini, ha auspicato che «le aziende cantieristiche non escano penalizzate dalla legge finanziaria». Antonini ha manifestato il timore che «l'annunciato decreto taglia-spese possa ridurre le già esigue disponibilità del settore».
Il presidente di Assonave ha chiesto al governo, che era rappresentato all'assemblea dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, «un'incentivazione di natura soprattutto fiscale, analogamente a quanto già in vigore in Francia e Germania, che consenta agli armatori italiani di accelerare i loro programmi di investimento e sviluppo».
Antonini ha sottolineato l'utilità di tali aiuti in un momento di ripresa degli ordinativi ai cantieri europei che, nel primo trimestre del 2004, sono ammontati a 1,6 milioni di tonnellate, pari al 17% del totale mondiale ed in crescita rispetto al 7% del 2003.
Il ministro Lunardi si è impegnato a sostenere la cantieristica italiana aprendo «un confronto con il ministro dell'Economia per trovare soluzioni sul finanziamento delle leggi a sostegno dei progetti in corso».
Il presidente dell'A.N.CA.NA.P. (Associazione Cantieri Navali Privati), Stefano Silvestroni, ha espresso «apprezzamento per l'impegno assunto dal ministro Lunardi per sostenere la cantieristica, settore essenziale per la ripresa economica». «Attendiamo - ha aggiunto - il rifinanziamento delle leggi 88/2001 e 522/1999, l'attuazione delle autostrade del mare e l'introduzione del "tax leasing scheme"».