Ricordando che la sicurezza marittima sarà il tema centrale del World Maritime Day, che si celebrerà il prossimo 30 settembre, il segretario generale dell'International Transport Workers' Federation (ITF), David Cockroft, ha sollecitato i governi, e in particolare quello statunitense, a non trattare i marittimi come potenziali terroristi.
«Tutto il mondo dello shipping - ha detto Cockroft - è preoccupato del fatto che marittimi innocenti siano trattati come terroristi. È bizzarro, ma ciò sta accadendo proprio quando il nuovo codice ISPS (International Ship and Port Facility Security) ha riconosciuto il loro ruolo vitale al centro della sicurezza marittima. Il permesso di scendere a terra è essenziale per la salute fisica e mentale dei marittimi e sia per la sicurezza marittima che per la protezione dell'ambiente marino. Comprendiamo le legittime preoccupazioni sulla sicurezza degli Stati Uniti, ma continueremo a far presente ai molti legislatori che stanno trattando questo tema con comprensione ed indulgenza che è nel prioritario interesse della nazione accogliere i marittimi e sostenerli nelle loro nuove responsabilità».
Preoccupazione per le limitazioni a cui sono sottoposti i marittimi è stata espressa anche dal segretario generale dell'International Shipping Federation (ISF), Chris Horrocks. «Una delle criticità irrisolte create dall'attenzione alla security dopo l'11 settembre - ha detto Horrocks - è costituita dalle restrizioni imposte ai movimenti dei marittimi. I problemi più gravi sono avvenuti negli Stati Uniti dove, al frequente divieto per i marittimi di scendere a terra, è stato chiesto anche ad alcune compagnie il pagamento di guardie armate per impedire ai membri dell'equipaggio di lasciare la nave».
ITF - nel corso del meeting della sezione Lavoro portuale dell'organizzazione, svoltosi ieri a Singapore - ha espresso preoccupazione anche per le ripercussioni negative sul lavoro portuale che possono essere generate - secondo la federazione sindacale - dall'errata implementazione delle misure di security previste dal codice ISPS che - ha precisato ITF - non deve essere usato per l'introduzione di lavoro occasionale o di attività di self-handling, cioè la movimentazione del carico da parte dei marittimi delle navi.