Il bilancio di previsione 2005 del porto di Napoli, approvato oggi all'unanimità dal Comitato Portuale, destina 134.074.700 euro agli investimenti, di cui 27.824.700 euro sono fondi provenienti dal rifinanziamento delle legge 413/bis, 57.430.000 euro dalla legge 166/02, 19.646.700 euro dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e 29.173.300 euro da fondi dell'Autorità Portuale di Napoli. L'avanzo economico ammonta a 1.185.293 euro, l'avanzo finanziario a 2.403.976 euro e l'avanzo di cassa a 29.537.119 euro.
«Il punto importante - ha dichiarato il presidente della port authority, Francesco Nerli - è che se il governo continuerà a non dare attuazione alla legge delega del 2000 che stabilisce l'autonomia finanziarie delle Autorità Portuali, il sistema portuale italiano avrà seri problemi da oggi al 2010 a far fronte all'ingente incremento di traffico container nell'area del Mediterraneo quantificata in circa ulteriori 10 milioni di teu, mancata per la mancanza di infrastrutture adeguate».
Pasquale Legora De Feo, rappresentante degli operatori, ha sottolineato la crescita del porto di Napoli, confermata dalla decisione della COSCO di «investire nel porto di Napoli spostando alcuni suoi traffici da alcuni porti del Mediterraneo allo scalo partenopeo».