Oggi, nella sede dell'Autorità Portuale di Taranto, si è svolto un seminario riservato ai dirigenti e tecnici dell'ente portuale sul tema "LNG oggi: le nuove tendenze e le questioni aperte" tenuto da Lilya Chernavs'ka, ricercatrice presso il Dipartimento di Economia Marittima dell'Università di Genova.
Nel corso dell'incontro sono state esaminate le varie fasi della filiera del trasporto di gas naturale liquefatto, dall'estrazione e successivo processo di trattamento del gas, alla liquefazione e al trasporto a mezzo navi gasiere, dal processo di rigassificazione alla distribuzione alle pipeline per il raggiungimento dell'utenza finale.
L'argomento è particolarmente attuale per la port authority di Taranto, a cui nei mesi scorsi è pervenuta dalla società spagnola Gas Natural la richiesta di collocare un impianto di rigassificazione in area portuale, che dista solo 18 chilometri dalla dorsale nazionale che distribuisce il gas in tutta Italia. Gas Natural ha intenzione di realizzare un impianto analogo anche a Trieste.
Accanto agli aspetti tecnici relativi alla struttura e alle innovazioni tecnologiche applicate al naviglio, agli impianti di liquefazione e di rigassificazione, agli aspetti economici connessi all'andamento della domanda del mercato su scala mondiale, alla distribuzione dei giacimenti e alle tipologie di contratti che vincolano i pochi grandi operatori nel settore e i paesi produttori - ha spiegato l'Autorità Portuale - particolare attenzione è stata dedicata alle modalità di trasporto e alle operazioni di stoccaggio e ai relativi sistemi di contenimento. La ricercatrice ha approfondito le tematiche connesse alla sicurezza sia negli impianti a terra che nel trasporto marittimo sottolineando come, fino ad oggi, non siano mai stati registrati incidenti di grave portata nel trasporto marittimi grazie all'esistenza di tanker gasiere esclusivamente a doppio scafo progettate per il trasporto di tale combustibile allo stato liquido.