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Nel 2004 SBB CFF FFS Cargo ha registrato un volume trasportato pari a 10,1 miliardi di tonnellate-chilometro (+1,8%)
In crescita il traffico interno (+13,2%), il traffico di esportazione (+2,5%) e le attività estere dell'azienda (+18,1%). Calo del traffico di transito (-4,9%) e del traffico di importazione (-1,7%)
14 febbraio 2005
Lo scorso anno la società ferroviaria elvetica SBB CFF FFS Cargo ha aumentato dell'1,8% il volume trasportato, salito a 10,1 miliardi di tonnellate-chilometro. La crescita nei settori del traffico interno (+13,2%), del traffico di esportazione (+2,5%) e delle attività estere dell'azienda (+18,1%) ha consentito di compensare il calo del traffico di transito (-4,9%) e del traffico di importazione (-1,7%).
In particolare, nel corso del 2004 - ha precisato la società ferroviaria - è stato rispettivamente quadruplicato e quintuplicato il numero di treni merci in Germania ed Italia. «Con le società affiliate in Germania (SBB Cargo Deutschland) e in Italia (SBB Cargo Italia) - ha detto il direttore di SBB CFF FFS Cargo, Daniel Nordmann - abbiamo creato gli strumenti per produrre in piena autonomia il traffico ferroviario da nord a sud e dall'Italia alla Germania. Con le nostre sole risorse. Con Basilea come sede centrale operativa. Con gestione unica sulle reti delle tre ferrovie interessate. E in veste di unico interlocutore per i clienti coinvolti».
«SBB CFF FFS Cargo - ha osservato Nordmann - ha potuto sottoporre delle buone offerte perché siamo e restiamo l'unica compagnia ferroviaria che pianifica, commercializza e produce sull'asse nord-sud (Germania-Svizzera-Italia) sotto la responsabilità di un unico operatore. La gestione unica ci rende indipendenti e non ci obbliga a coordinare le responsabilità e le interfacce di più operatori ferroviari. Pianifichiamo e realizziamo i trasporti da Aquisgrana, il Saarland, Duisburg, Colonia e Ludwigshafen dalla sede centrale a Basilea e ci occupiamo della disposizione delle risorse nelle nostre regioni di produzione in Svizzera e nelle società affiliate al 100% in Germania ed in Italia».
«Lo sviluppo di SBB Cargo Italia - ha detto il direttore dell'azienda elvetica - ha rappresentato una sfida particolare. L'impresa ha sede a Gallarate, alla biforcazione delle linee ferroviarie che da Milano si dirigono da una parte verso Domodossola e il Sempione e dall'altra verso Luino e Bellinzona. Attualmente diamo impiego a 138 persone, fra cui 86 macchinisti. 18 di loro sono ticinesi; hanno seguito un corso di perfezionamento e superato inoltre gli esami per diventare macchinisti in Italia. I collaboratori svizzeri costituiscono il 19% dell'intero organico. Abbiamo reclutato i 68 macchinisti italiani da altri settori e li abbiamo formati in Italia. La scuola per macchinisti continua a procedere a pieno regime. Attualmente 26 persone seguono la formazione e si sta procedendo al reclutamento di altre 15. Lo scorso anno abbiamo operato più come scuola che come impresa di trasporti. Perché un vero mercato del lavoro per macchinisti oggi come oggi non esiste. In Italia la licenza di macchinista non appartiene al macchinista stesso ma alla ditta per cui lavora. Se cambia impiego, deve nuovamente superare l'esame presso il nuovo datore di lavoro».
«In Germania - ha aggiunto Nordmann - abbiamo definito gli aspetti relativi alle quote di partecipazione delle nostre società rilevando le quote delle nostre affiliate detenute da HGK e Hupac. Tutte le società affiliate estere di SBB CFF FFS Cargo sono oggi interamente di proprietà della casa madre. Oltre alla cooperazione con Railion, l'affiliata di DB, la collaborazione con le piccole compagnie ferroviarie acquista sempre maggior importanza. Tra queste imprese figurano, oltre ad HGK, la Connex Cargo Logistics e la Dortmunder Eisenbahn. Attualmente SBB CFF FFS Cargo impiega in Germania 99 persone, fra cui 62 macchinisti».
In merito all'incremento del 13,2% nelle prestazioni di trasporto del traffico interno, Nordmann ha detto che questo volume record «assume davvero delle proporzioni storiche». «Il nuovo programma di servizio nel traffico a carri completi ristrutturato - ha spiegato - ha incontrato il favore dei clienti. Nel traffico a carri completi abbiamo potuto incrementare del 3,3% il volume dei trasporti. Il traffico dei treni blocco ha inoltre registrato un forte aumento, soprattutto nel ramo cantieri. Siamo riusciti ad aggiudicarci importanti gare d'appalto per i servizi di trasporto di grandi cantieri dell'edilizia stradale e ferroviaria. L introduzione di Ferrovia 2000 si è svolta in modo positivo anche per SBB CFF FFS Cargo, che ha dovuto pianificare ex novo e produrre circa 2.000 treni per il traffico interno giornaliero. Il passaggio è avvenuto senza intoppi». «La decisione del Parlamento di non abolire in blocco i sussidi federali per il traffico a carri completi (sovvenzioni per prezzi tracciati), ma di procedere a tappe con una riduzione di circa 20 milioni annui nell'arco di quattro anni - ha sottolineato Nordmann - dovrebbe fornire una garanzia sufficiente ad evitare un crollo nel traffico interno a carri completi. Nel 2005 un calo nel traffico interno sarà tuttavia inevitabile per i seguenti motivi: riduzione delle prestazioni di trasporto per la Posta (ottimizzazione dei processi logistici interni alla Posta); chiusura di grandi cantieri; raccolto di barbabietole più esiguo degli zuccherifici (raccolto record nel 2004); concorrenza dei mezzi da 40 tonnellate nel trasporto su strada senza sufficiente compensazione tramite la TTPCP (tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni, ndr)».
Nel 2004, nel transito transalpino in Svizzera, SBB CFF FFS Cargo ha mantenuto il volume di trasporti, mentre nel traffico di transito in Svizzera, settore in crescita del traffico merci su rotaia, l'azienda elvetica ha perso delle quote di mercato a vantaggio della concorrenza.
Il direttore di SBB CFF FFS Cargo, Daniel Nordmann, ha sottolineato come il mercato dei trasporti sia instabile e caratterizzato da una concorrenza molto aspra e, inoltre, come sia «strettamente dipendente dagli sviluppi congiunturali degli importanti mercati di origine e destinazione in Svizzera, in Germania ed in Italia». Le condizioni generali sono cambiate: «l'introduzione del pedaggio in Germania e dell'aumento della TTPCP in Svizzera - ha spiegato - hanno favorito le ferrovie; la forte pressione dei prezzi nel trasporto su strada, dovuta all ingresso sul mercato di nuovi trasportatori provenienti dai nuovi stati UE, ha avuto un effetto negativo, così come l'impiego senza restrizioni del limite di 40 tonnellate per le corse dei camion attraverso la Svizzera e in Svizzera».
SBB CFF FFS Cargo confida che quest'anno, grazie allo sviluppo positivo delle offerte transfrontaliere, si verificherà un rilevante aumento dei servizi di trasporto: «contiamo - ha detto Nordmann - di raggiungere un tasso di crescita a due cifre». La società prevede di chiudere, per la prima volta, il bilancio 2005 in attivo.
Volume dei trasporti di SBB CFF FFS Cargo nel 2004 (in milioni di tonnellate chilometro nette)
2004
2003
Variazione
Traffico interno (Svizzera-Svizzera)
2.720
2.403
+13,2 %
Export (dalla Svizzera al confine)
571
557
+2,5 %
Import (dal confine alla Svizzera)
1.286
1.308
-1,7 %
Transito (attraverso la Svizzera)
4.771
5.017
-4,9 %
Estero (in Germania e in Italia)
769
651
+18,1 %
Totale
10.117
9.936
+1,8 %
Prestazioni di trasporto SBB CFF FFS Cargo nel traffico interno, 1995-2004
Anno
Miliardi di tonnellate chilometro nette
1995
1.518
1996
1.498
1997
1.391
1998
1.405
1999
1.838
2000
2.148
2001
2.267
2002
2.327
2003
2.397
2004
2.720
Traffico transalpino SBB CFF FFS Cargo 2004 (in milioni di tonnellate chilometro nette)
2004
2003
Variazione
Traffico a carri completi
6,88
7,48
-8,0 %
Traffico intermodale non accompagnato
11,53
11,07
+4,2 %
Strada viaggiante Gottardo
0,84
0,70
+20 %
Totale
19,25
19,25
+/-0,0 %
Treni merci di SBB CFF FFS Cargo sull'asse nord-sud (a settimana)
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tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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