La compagnia che prevedeva itinerari tra il porto di Portland, nel Maine, e il porto di Yarmouth, in Nuova Scozia, rotta sulla quale ha operato consecutivamente per 35 anni trasportando oltre 5,5 milioni di passeggeri e 950mila autoveicoli.
Lo scorso agosto - ha spiegato la compagnia nei giorni scorsi - Scotia Prince Cruises ha rilevato livelli dannosi di muffe tossiche nell'International Marine Terminal (IMT), la struttura terminalistica in concessione alla compagnia a Portland, e lo scorso 1' aprile ha deciso che il terminal non era più sicuro sia per i passeggeri che per i propri dipendenti. «Senza strutture sicure - ha precisato la compagnia - non possiamo operare e le agenzie federali non possono svolgere le formalità doganali e i controlli di sicurezza, così siamo stati costretti a cancellare la stagione».
La compagnia ha assicurato l'intero rimborso delle prenotazioni già effettuate e ha garantito ai passeggeri prenotati un credito del 20% sulle prossime crociere effettuate da Scotia Prince Cruises.
In una stagione crocieristica - ha sottolineato Scotia Prince Cruises - l'attività della compagnia genera un impatto economico diretto ed indiretto pari ad oltre 53 milioni di dollari USA nella regione di Portland e di 108 milioni di dollari canadesi nella regione della Nuova Scozia. Inoltre, sul fronte alberghiero, sono oltre 17.000 le room nights generate annualmente nel Maine ed oltre 200.000 quelle generate nell'area atlantica del Canada.
«Non abbiamo preso alla leggera la decisione di cancellare la stagione - ha detto il chairman di Scotia Prince Cruises, Matthew Hudson - poiché siamo ben consci del benefico impatto che la nostra attività ha sul benessere economico di molte famiglie, non ultime quelle dei nostri dipendenti. Il nostro lavoro è basato sulla sicurezza in mare e sulla sicurezza a terra, così non abbiamo avuto assolutamente alcuna alternativa nel momento in cui abbiamo dovuto decidere se salvaguardare la salute dei nostri dipendenti e clienti o se salvaguardare l'investimento della mia famiglia e l'impatto economico che la nostra compagnia ha sul Maine e sulla Nuova Scozia. Il nostro dovere primario è di proteggere le vite di coloro che si affidano a noi, siano passeggeri o dipendenti».
Hudson ha criticato la decisione dell'amministrazione cittadina di Portland di porre immediatamente termine al contratto di concessione relativo al terminal IMT, utilizzato dalla compagnia, sottolineando come la compagnia abbia in corso un programma di ammodernamento della propria nave che dimostra l'intenzione di Scotia Prince Cruises di effettuare crociere nel 2005.
Da parte sua l'amministrazione cittadina si è detta sorpresa e dispiaciuta per aver appreso dalla stampa che la compagnia crocieristica ha deciso di cancellare la stagione 2005, un'informazione - ha sottolineato la City of Portland - che era «in diretto contrasto con le assicurazioni date in numerose occasioni ai rappresentanti dell'amministrazione cittadina già dallo scorso autunno sul fatto che volessero effettuare partenze da Portland nel 2005». «Abbiamo fatto affidamento su quelle assicurazioni - ha spiegato il City Manager, Joseph Gray Jr - per fare notevoli investimenti nell'IMT ed abbiamo lavorato alacremente per far sì che quei miglioramenti fossero attuati in tempo per la stagione crocieristica 2005, un obiettivo che abbiamo raggiunto». «L'annuncio all'ultimo minuto secondo il quale loro non intendono effettuare crociere e le loro comunicazioni nei nostri confronti secondo le quali riterrebbero l'amministrazione cittadina responsabile delle loro perdite nonostante gli siano state fornite strutture che rispondono a tutti i requisiti - ha precisato - dimostrano che la sola intenzione di Scotia Prince era di non effettuare questa stagione crocieristica». Inoltre Gray ha sottolineato come tutti i test sinora condotti abbiano indicato che le aree pubbliche dell'attuale infrastruttura terminalistica sono sicure ed ha ricordato che sono state offerte nuove strutture sostitutive per i magazzini e gli uffici.
Scotia Prince Cruises ha comunque annunciato che la cancellazione del programma crocieristico 2005 non darà alternative alla compagnia, che dovrà licenziare gran parte del personale e porre la nave da crociera
Scotia Prince a noleggio o in vendita.