La Commissione Europea ha dato oggi il via libera alla ricapitalizzazione di Alitalia e della sua filiale di servizi, operazione che - ha spiegato Bruxelles - «non contiene alcun aiuto di Stato». «In esito a un'analisi precisa e rigorosa - ha detto il vicepresidente dell'esecutivo europeo, Jacques Barrot, responsabile dei Trasporti - la Commissione è arrivata alla conclusione che le ricapitalizzazioni di Alitalia non contengono alcun aiuto di Stato. La presenza di un aiuto di Stato nella ricapitalizzazione di Alitalia avrebbe violato il principio del versamento di aiuti "una tantum", principio sul cui rispetto la Commissione vigila scrupolosamente».
La Commissione, riconoscendo che, «in questa fase, risultano osservate le condizioni che aveva imposto per l'utilizzo dell'aiuto al salvataggio autorizzato nel 2004», ha però imposto «la rigorosa osservanza di una serie di condizioni atte a garantire che lo Stato si comporti effettivamente come un investitore operante in economia di mercato». In particolare la Commissione ha chiesto all'Italia di assicurare che la partecipazione minoritaria dello Stato al futuro aumento di capitale di 1,2 miliardi di euro di AZ Fly, la compagnia del gruppo Alitalia che opererà le attività di trasporto aereo, «avvenga allo stesso prezzo, alle stesse condizioni e contestualmente alla partecipazione degli investitori privati. In secondo luogo, il previsto investimento di 216 milioni di euro della finanziaria pubblica Fintecna nelle attività a terra della società AZ Servizi dovrà essere realizzato secondo modalità conformi alle condizioni di mercato».
Nell'ambito della ricapitalizzazione di 1,2 miliardi di euro di Alitalia (AZ Fly) - ha spiegato l'esecutivo europeo - alla Commissione è stata comunicata una lettera di intenti della Deutsche Bank, la quale garantisce la partecipazione effettiva e maggioritaria del settore privato all'operazione. «La partecipazione maggioritaria dei privati - ha precisato Bruxelles - garantirà il rispetto dell'impegno di privatizzare la compagnia aerea di bandiera che l'Italia aveva assunto nel luglio 2004. Le condizioni che corredano la garanzia sono state ritenute conformi alla prassi commerciale». «L'impegno, assunto dallo Stato, di partecipare alla ricapitalizzazione solo una volta ricevuta garanzia formale e incondizionata sull'operazione da parte della Deutsche Bank, e di parteciparvi alle stesse condizioni degli investitori privati - ha aggiunto la Commissione - consente di assicurare la contestualità necessaria per escludere la presenza di aiuti di Stato».
Per quanto riguarda AZ Servizi, la società che raggruppa le attività di manutenzione, assistenza a terra e di
shared services di Alitalia e che sarà ricapitalizzata dalla Fintecna per un importo di 216 milioni di euro, la Commissione ha precisato di aver «accertato, con l'ausilio di un esperto indipendente, che questo investimento presenta una redditività conforme a quella che può attendersi un investitore privato».