Servono misure per stimolare lo sviluppo delle autostrade del mare. Lo ha sottolineato oggi l'Ufficio di Promozione dello Short Sea Shipping - Italia prendendo spunto dalla nuova esortazione del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che ieri a Pesaro ha raccomandato lo sviluppo di questo tipo di trasporto marittimo per affrontare il problema della carenza delle vie di comunicazione, fattore che frena lo sviluppo economico.
L'Ufficio ha sottolineato che, «se da un lato i collegamenti marittimi alternativi alla strada sono in Italia in costante sviluppo, dall'altro sono necessarie misure volte a stimolare la domanda». «Al giorno d'oggi - ha rilevato l'organismo - sono quasi 7.000 i Tir che possono essere trasportati settimanalmente sui collegamenti fra Italia, Francia e Spagna (con un incremento del 65% dell'offerta di stiva fra il 2003 e il 2004), mentre i servizi marittimi alternativi alla strada fra porti italiani hanno la capacità di accogliere quasi 14.000 Tir alla settimana (su queste rotte l'offerta di stiva fra il 2003 e il 2004 è aumentata del 3%). L'utilizzo di tali realtà è in aumento, ma il coefficiente di riempimento delle navi si attesta in media ancora intorno al 50%. Ulteriori margini di crescita del traffico sarebbero immediatamente realizzabili, mirando semplicemente a "riempire" le navi attualmente in servizio. L'incremento dei volumi movimentati dalle autostrade del mare consentirebbe poi, in modo spontaneo, di incrementare le frequenze delle linee esistenti e di svilupparne di nuove laddove il mercato le richiede, innescando un circolo virtuoso».
«Lo strumento per accelerare questo processo di ulteriore sviluppo delle autostrade del mare - ha osservato l'Ufficio - è stato già predisposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed è rappresentato dall'"Ecobonus", ovvero un incentivo statale per gli autotrasportatori che sceglieranno di utilizzare le autostrade del mare al posto della rete stradale. Il provvedimento ha ottenuto lo scorso aprile il via libera di Bruxelles ed è attualmente al vaglio del ministero dell'Economia e delle Finanze per poter essere definitivamente operativo. L'auspicio è che possa essere varato nel più breve tempo possibile». «Questo strumento, originale ed innovativo - ha spiegato l'Ufficio - è in grado di rappresentare una svolta epocale nella politica dei trasporti dell'intera Unione Europea. Fino ad ora, infatti, malgrado le raccomandazioni della Commissione Europea di agevolare e promuovere le autostrade del mare, nessun altro Stato Membro ha varato ampie e concrete misure in tal senso su scala nazionale. Lo strumento individuato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano potrebbe quindi essere condiviso e mutuato anche dagli altri Stati membri, contribuendo in misura decisiva al riequilibrio modale, ma anche al rilancio economico, dell'intera Unione Europea».