Il gruppo terminalista DP World di Dubai ha escluso di avere intenzione di cedere le attività portuali negli Stati Uniti per sopire le polemiche accesesi nel Congresso americano. Molti deputati statunitensi, sia democratici che repubblicani, sono infatti contrari al fatto che il gruppo mediorientale, con il suo takeover sulla britannica P&O, assuma il controllo di alcuni terminal portuali negli USA (
inforMARE del
20 e
22 febbraio 2006).
«Non abbiamo neppure preso in considerazione o previsto di vendere i porti statunitensi», ha dichiarato oggi il senior vice president di DP World, Yuvraj Narayan, all'agenzia di stampa Bloomberg dopo una riunione con i rappresentanti degli istituti di credito HSBC Holdings Plc e BNP Paribas SA svoltasi per concordare un prestito di 6,5 miliardi di dollari per finanziare il takeover di DP World su P&O. «Non ci siamo impegnati a comprare questi porti - ha commentato l'amministratore delegato di DP World, Mohammad Sharaf - solamente per venderli in un secondo tempo».
L'agenzia di stampa Associated Press - citando quanto riportato in un documento entrato in suo possesso - ha reso noto che è stato siglato un accordo riservato tra il governo americano e DP World in base al quale quest'ultima si impegna a fornire agli Stati Uniti tutte le informazioni relative alle misure di sicurezza che saranno messe in atto nei porti americani che verranno gestiti dal gruppo di Dubai.